Segnali d'allarme attorno al settore delle grandi opere e

delle costruzioni. Il debito netto aggregato dei big è di quasi 3 mld e

alcune tra le principali aziende del comparto versano in una situazione

delicata: Condotte ha appena avviato la procedura di concordato; Astaldi

ha in fase di studio una manovra di rafforzamento patrimoniale da 400 mln;

Trevi è in cerca di almeno 300 mln di mezzi freschi; Grandi Lavori

Fincosit ha registrato un Roe negativo di quasi il 4% nel 2016 e le

previsioni per il 2017 e 2018 non vedono un'inversione di tendenza.

Salini-Impregilo, in questo quadro, mostra un profilo più solido grazie

alla diversificazione geografica del portafoglio ordini, ormai per il 93%

fuori dai confini italiani.

Lo scrive il "Sole 24 Ore" precisando che, tuttavia, anche quest'ultima

si trova a dover fare i conti con alcune variabili critiche: le assunzioni

macro economiche alla base del piano industriale al 2019 sono mutate, il

Venezuela non paga i 600 mln di debiti che ha verso l'azienda, e l'Italia,

complice la mancanza di una scarsa visione strategica sulle grandi

infrastrutture, non offre particolari chances. Tanto più perché, tolti i

casi appena citati e qualche altra realtà più strutturata, il contesto

"Paese" è caratterizzato da una fortissima polverizzazione degli attori in

campo che genera una conseguente debolezza del settore. E a catena si

ripercuote sull'indotto e, quindi, sui fornitori; complice, peraltro, una

Pubblica Amministrazione che raramente onora i debiti con tempi certi, con

il risultato che i crediti commerciali stazionano in bilancio e

l'indebitamento cresce.

Due numeri sono sufficienti per fotografare la situazione complicata in

cui versa il mondo delle grandi opere. Tutte assieme, Astaldi, Trevi,

Condotte, Grandi Lavori Fincosit e Salini-Impregilo, hanno debiti

commerciali per quasi 5 mld e un'esposizione netta complessiva di 2,8 mld

e quasi tutte con un rapporto tra indebitamento e margine operativo lordo

superiore a 1 mld. Fatta eccezione per Salini Impregilo, dove il rapporto

non supera questa soglia, Astaldi esprime un multiplo superiore a 3,

Condotte e Grandi Lavori Fincosit oltre 5, fino al caso estremo di Trevi

che supera le dieci volte. Quanto basta, secondo gli addetti ai lavori,

per certificare la fragilità del sistema costruzioni in Italia.

gug

 

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January 24, 2018 03:32 ET (08:32 GMT)

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