Il Ftse Mib (-1,35% a 22.034 punti) termina le contrattazioni sul minimo di giornata.

La volatilità sui listini resta elevata in un contesto in cui prevale l'attesa per il dato sull'inflazione americana di gennaio che sara' pubblicato domani alle 14h30. La recente correzione sull'azionario è stata causata dai dati del mercato del lavoro Usa superiori alle attese, elemento che ha portato gli investitori a temere una Federal Reserve piú aggressiva sul fronte del rialzo dei tassi. L'inflazione è un dato che la Fed osserva attentamente per le decisioni di politica monetaria e quindi in questo momento il dato di domani sull'inflazione assume un' importanza ancora piu' elevata.

A piazza Affari le banche hanno chiuso la seduta in netto calo anche a causa dello spread Btp/Bund che ha registrato un aumento (132,762 punti base): B.Mps -5,29%, Unicredit -3,39%, Banco Bpm -3,24%, B.Carige -2,63%, Ubi B. -2,58%, Bper -1,32%, Intesa Sanpaolo -0,98% e Mediobanca -0,04%. Mps è stato il titolo peggiore del comparto: al sentiment negativo di fondo sui bancari si sono aggiunti i risultati 2017 deboli pubblicati venerdì.

Telecom I. ha perso il 2,65% a 0,684 euro. Secondo un gestore interpellato da MF-Dowjones il focus resta sullo spin-off della rete, anche se le dichiarazioni dell'a.d. Amos Genish relative al fatto che non è prevista la quotazione della nuova entitá derivante dalla separazione della rete hanno raffreddato la speculazione sul titolo.

In controtendenza Ferrari (+0,06%), YNap (+0,05%) e Moncler (invariata a 26,55 euro) su cui Mediobanca Securities ha alzato la raccomandazione da neutral a outperform, scegliendo il titolo quale propria top pick per il 2018 nel settore del lusso.

Sul resto del listino si segnala Saras (-2,5% a 1,598 euro) con il

focus che resta sul margine di raffinazione. Dal sito della societá

emerge che il margine di raffinazione medio nell'area del Mediterraneo

nella scorsa settimana si è attestato a circa 2 dollari al barile, in

calo rispetto a 2,6 usd dei sette giorni precedenti.

In calo Creval (-3,05% a 10,698 euro). Secondo Equita Sim (hold, Tp 14,7 euro) il gruppo diventerá il candidato ideale per una fusione nell'ambito della nuova ondata di M&A che potrebbe caratterizzare il comparto.

In positivo invece Piaggio (+0,17% a 2,308 euro) che ha ricevuto giudizi positivi da parte degli analisti dopo i dati relativi ai veicoli commerciali leggeri in India nel mese di gennaio. Banca Imi (buy, Tp 3,1 euro) definisce il dato positivo mentre Banca Akros (buy, Tp 3 euro) afferma che il dato ha superato le proprie attese.

In luce Mittel (+4,91% a 1,815 euro) su cui Equita Sim ha alzato la raccomandazione da hold a buy, con prezzo obiettivo che sale da 1,83

a 2,3 euro. Gli analisti hanno citato la rapida ed efficace implementazione del piano strategico e ritengono che lo sconto a cui scambia il titolo possa ridursi.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

February 13, 2018 11:54 ET (16:54 GMT)

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