Il Ftse Mib termina le contrattazioni con un calo dell'1% a 22.568 punti in una seduta in cui le Borse americane sono state chiuse per festività e i volumi di conseguenza sono stati bassi.

Non ci sono stati dati macroeconomici particolarmente rilevanti: il surplus delle partite correnti dell'Eurozona si è attestato a 29,9 miliardi di euro a novembre.

A piazza Affari in luce Tenaris (+3,03% a 13,585 euro) dopo che il

Dipartimento del Commercio Usa ha proposto di introdurre dazi sulle

importazioni di acciaio e alluminio. Equita Sim (buy, Tp 15,5 euro) pensa

che l'eventuale imposizione di dazi sull'import in Usa potrebbe migliorare lo scenario sui prezzi dei tubi in America per Tenaris.

Banco Bpm (+0,7% a 3,0375 euro) ha chiuso la seduta in positivo dopo che la banca ha ricevuto il 16 febbraio dalla Bce l'autorizzazione all'adozione dei propri sistemi interni di risk management (modelli Airb) ai fini della misurazione dei requisiti patrimoniali relativi al rischio di credito a livello consolidato.

Tra gli altri bancari Ubi B. +0,13%, Mediobanca -0,4%, Bper -0,67%, Intesa Sanpaolo -0,96% e Unicredit -1,78%.

In lieve rialzo Telecom I. (+0,26% a 0,6976 euro). In un'intervista

sulla stampa del fine settimana l'a.d. Di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine,

ha confermato la strategia di Vivendi di costruire un grande progetto

europeo che sviluppi e distribuisca contenuti premium.

Poco mossa Poste I. (+0,15% a 6,666 euro). Il gruppo ha pubblicato i risultati 2017 a mercati chiusi e ha registrato nell'intero anno un utile netto preliminare consolidato pari a 689 mln (+10,8% a/a).

Sul resto del listino si segnala B.Carige (+8,22% a 0,0079 euro) che ha tratto beneficio dall'appeal speculativo sull'M&A legato alla salita di Mincione tramite Capital Investment Trust al 5,428% di Carige.

Creval (-7,13% a 0,1042 euro) ha chiuso in negativo, con i diritti che hanno lasciato sul terreno il 66,83% a 2,55 euro. Gli esperti si aspettavano la reazione del titolo e dei diritti considerando l'aumento di capitale altamente diluitivo.

Ima ha invece guadagnato l'1,8% a 76,3 euro, accelerando al rialzo dopo la pubblicazione dei risultati 2017 che hanno superato le stime di un analista interpellato da MF-Dowjones.

Cad It ha messo a segno un +7,35% a 5,26 euro, raggiungendo il prezzo dell'Opa totalitaria di Quarantacinque Srl (5,3 euro per azione).

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

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February 19, 2018 12:02 ET (17:02 GMT)

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