"La posizione di Embraco si conferma irresponsabile e provocatoria. Alla richiesta dei sindacati e dello stesso ministro Calenda di sospendere i licenziamenti e attivare la cassa integrazione per permettere di ricercare soluzioni industriali alternative a difesa l'occupazione, l'azienda risponde con la provocazione dei part-time, azzerando salari e diritti dei lavoratori".

È quanto dichiara il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini. "Questa - spiega il dirigente sindacale - è la logica del massimo profitto che trova nella delocalizzazione verso i Paesi a basso costo del lavoro il modo per risolvere i problemi della competizione, dopo aver ricevuto dallo Stato italiano nel passato milioni di euro finanziamento".

"Tutto ciò è inaccettabile. Chiediamo al Governo italiano - prosegue il segretario confederale - di adottare tutte le misure necessarie per scongiurare questo esito. In particolare va affrontato il tema della delocalizzazione verso quei Paesi europei che agiscono in condizioni di dumping. Altri casi analoghi hanno già ampiamente penalizzato il lavoro italiano e l'occupazione. E' arrivato il tempo di adottare, anche nel rapporto con la Ue, norme generali in grado di frenare questo esodo e di agire in condizioni di parità e trasparenza".

"All'Embraco chiediamo di rivedere le proprie posizioni e rendersi disponibile per una trattativa in condizioni radicalmente diverse da quelle prospettate. La Cgil - conclude Landini - è a fianco dei lavoratori a sostegno di tutte le loro iniziative di lotta".

com/rov

 

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February 19, 2018 13:19 ET (18:19 GMT)

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