La nomina di Martin Selmayr a segretario generale della

Commissione europea è stata un colpo di scena. Con una conferenza stampa

convocata in mattinata è stato il presidente Jean Claude Juncker ad

annunciare l'avvicendamento tra il suo capo di gabinetto e Alexander

Italianer. Il tedesco Selmayr pone così un'ipoteca sulla possibilità di

poter ricoprire un ruolo chiave nella macchina europea nei prossimi 20

mesi, che lo stesso Juncker ha definito «decisivi», e in prospettiva anche

oltre il mandato del presidente lussemburghese. Quanto a Italianer, dopo

tre decenni nei palazzi comunitari e due al vertice dell'apparato tecnico

della Commissione, il funzionario olandese ha espresso la volontà di

andare in pensione. Il suo ultimo giorno di lavoro come segretario

generale sarà il 28 febbraio.

Resterà comunque, scrive MF, a servizio dell'esecutivo Ue con il ruolo

di consigliere speciale di Juncker per le questioni strategiche

nell'agenda europea, in particolare nella preparazione del quadro

finanziario pluriennale. Il rimpasto nei meccanismi interni alla

Commissione avviene nel mezzo delle polemiche sull'assegnazione ad

Amsterdam della sede dell'Agenzia europea del farmaco, dopo che questa

dovrà abbandonare Londra come conseguenza della Brexit a marzo del 2019.

In quanto segretario generale, Italianer era anche responsabile della

valutazione tecnica dei requisiti delle città candidate a ospitare l'Ema,

Il dossier olandese come emerso nelle scorse settimane e come evidenziato

da ItaliaOggi già lo scorso novembre presentava lacune. Era stato il

direttore generale dell'Ema, l'italiano Guido Rasi, a riaprire il caso,

giudicando non pronta la capitale olandese, che al sorteggio aveva battuto

Milano per l'assegnazione della futura sede.

red/lab

 

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February 22, 2018 02:18 ET (07:18 GMT)

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