Milano ha chiuso la seduta in negativo con il resto dei listini europei: Ftse Mib -0,32% a 22.690 punti, Ibex -0,37%, Cac-40 -0,64%, Ftse 100 -1,05% e Dax -1,59%.

Il focus del mercato si è rivolto nuovamente ai dazi americani dopo le ultime dichiarazioni dell'Ocse. L'Organizzazione ha infatti dichiarato che la ripresa globale potrebbe essere indebolita dal botta e risposta tra Paesi sul fronte dei dazi commerciali, dopo quelli introdotti su alluminio e acciaio dal presidente Usa, Donald Trump. L'Ocse si è quindi appellata ai partner commerciali statunitensi affinchè non adottino precipitosamente contromisure.

Intanto, Trump, continua a portare avanti il ricambio ai vertici, rimpiazzando il Segretario di Stato, Rex Tillerson. "Il direttore della Cia Mike Pompeo sará il nostro nuovo Segretario di Stato. Fará un lavoro fantastico", ha infatti affermato Trump tramite Twitter, ringraziando Tillerson "per il suo servizio. Gina Haspel diventerá il nuovo direttore della Cia, la prima donna" in questo ruolo. "Congratulazioni a tutti!".

Questa notizia ha fatto indebolire il dollaro e di conseguenza apprezzare il cambio euro/usd che ha avuto un impatto negativo su tutti i listini europei.

Non ci sono invece state sorprese dall'inflazione americana che a febbraio è aumentata dello 0,2% m/m, in linea al consenso degli economisti, e del 2,2% a/a, leggermente al di sopra delle attese. Il dato non ha cambiato le attese del mercato sulle prossime mosse della Federal Reserve: il consenso si aspetta 3/4 aumenti di tassi nel corso del 2018. Gli investitori restano quindi in attesa del prossimo meeting della Fed del 21 marzo.

A piazza Affari in controtendenza Unipol (+2,89% a 4,097 euro) grazie all'upgrade di Kepler Cheuvreux da hold a buy, con prezzo obiettivo che resta fermo a 4,6 euro.

Molto bene anche Italgas (+2,25% a 4,763 euro) che ha ricevuto tanti commenti positivi da parte degli analisti dopo la pubblicazione dei risultati del 2017. Banca Akros, ad esempio, ha alzato la raccomandazione del titolo da neutral ad accumulate in scia ai conti superiori alle attese.

Tra i bancari Bper +1,86%, Ubi B. +1,11%, Mediobanca -0,1%, Intesa Sanpaolo -0,28% e Unicredit -0,41%.

Telecom I. (-2,37% a 0,8008 euro) ha continuato a pagare delle prese di

beneficio dopo l'ottima performance recente. Secondo la stampa il fondo Elliott avrebbe avanzato quattro richieste a Telecom I., ovvero la scissione proporzionale della rete con attribuzione ai soci Telecom I. delle quote di NetCo, la newco all'interno della quale è destinata la rete; la conversione subito delle azioni di risparmio; il dividendo straordinario e infine la governance. Le azioni di risparmio Telecom I. hanno segnato un -2,02% a 0,688 euro.

Mediaset ha perso il 4,15% a 3,145 euro, penalizzata dal taglio di rating di JPMorgan da neutral a underweight, con target price che passa da 3,2 euro a 3,1 euro.

Sul resto del listino si segnala Saras (+3,33% a 1,891 euro) su cui gli analisti hanno alzato i target price dopo i risultati del 2017 e il nuovo piano al 2021. Kepler Cheuvreux ha aumentato il Tp sul titolo da 2 a 2,2 euro (buy), Ubs da 2,2 a 2,3 euro (buy) e Mediobanca Securities da 2,1 a 2,2 euro (outperform).

Molto bene anche Biesse (+4,56% a 49,98 euro) su cui Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo del titolo a 49,7 da 48,6 euro, confermando la raccomandazione accumulate in scia ai risultati del 2017 e B.Carige (+4,44%).

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

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March 13, 2018 12:58 ET (16:58 GMT)

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