Il Ftse Mib (+0,36% a 22.411 punti) ha effettuato un movimento di recupero nell'ultima seduta della settimana. I volumi sono stati abbastanza contenuti e in generale il sentiment resta cauto.

Sul fronte dei dati macroeconomici l'indice dei prezzi al consumo tedesco è salito dello 0,4% m/m ed è aumentato dell'1,6% a/a nel mese di marzo, dati leggermente inferiori alle attese del consenso. L'inflazione sostiene quindi l'atteggiamento da colomba della Banca centrale europea.

Sul fronte dei dati macroeconomici le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 12.000 unitá a

quota 215.000 (230.000 unitá il consenso degli economisti contattati dal

Wall Street Journal), sui minimi da gennaio 1973.

L'indice Napm di Chicago, basato su un'indagine condotta sui direttori d'acquisto del settore manifatturiero, è calato a marzo a 57,4 punti dai 61,9 di febbraio, mentre l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi

elaborato dall'Universitá del Michigan si è attestato a 101,4 punti dai 99,7 di febbraio, leggermente al di sotto sia del dato preliminare che del consenso degli economisti, entrambi a quota 102 punti.

A piazza Affari in luce Mediaset (+3,18% a 3,112 euro) che secondo MF

starebbe negoziando con Mediapro un accordo commerciale-distributivo,

perchè per i prossimi 3 anni Mediapro potrá agire solo come

intermediario dei diritti della Serie A.

Molto bene anche Pirelli (+2,33% a 7,2 euro). Secondo fonti a

conoscenza della vicenda il fondo russo Lti, che detiene una quota del

6,2% in Pirelli tramite Marco Polo, non ha alcun piano per ridurre la

propria quota nella societá italiana nel prevedibile futuro, in vista

della scadenza del periodo di lock-up prevista ad aprile.

Tra i bancari Unicredit +0,96%, Mediobanca +0,1%, Intesa Sanpaolo +0,02%, Bper invariata a 4,53 euro, Banco Bpm -0,72% e Ubi B. -1,04%.

Poco mossa Enel (-0,1% a 4,97 euro) su cui Oddo Bhf ha alzato il

rating da neutral a buy, con target price che sale da 5,6 a 5,8 euro.

Secondo gli analisti è tempo di rivedere l'equity story di Enel, che ha

evidenziato forti conti 2017.

In calo B.Unicem (-0,39% a 19,01 euro) su cui Equita Sim ha abbassato il prezzo obiettivo da 25,6 euro a 24,6 euro (rating buy) dopo i risultati del 2017 che hanno evidenziato un Ebitda lievemente inferiore alle attese.

Sul resto del listino si segnala Italmobiliare (+5,3% a 22,85 euro). Il gruppo, dopo il recente ingresso in Tecnica Group, prosegue nella strategia di diversificazione e ampliamento del portafoglio di partecipazioni investendo nel settore del caffè e diventando il principale azionista di Caffè Borbone, marchio in forte crescita sul mercato nazionale.

Carraro (+3,96% a 3,415 euro) ha incrementato i rialzi con la

pubblicazione dei risultati del 2017. Il gruppo ha chiuso il 2017 con un

fatturato consolidato pari a 606 mln di euro, in crescita dell'8,6% a/a

tenendo conto del deconsolidamento di Elettronica Santerno (+2% al netto

di tale effetto).

Bene B.Cucinelli (+1,59% a 25,5 euro) su cui Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo da 29,6 a 32 euro, confermando la raccomandazione buy.

B.Carige ha chiuso invariata a 0,0082 euro. L'a.d. dell'istituto di credito, Paolo Fiorentino, ha dichiarato che è in atto un processo inesorabile di consolidamento del settore bancario dal quale Carige non può rimanere fuori. La banca cercherà di andare sul mercato per lanciare un'emissione obbligazionaria subordinata da almeno 300 milioni, auspicabilmente in concomitanza con la comunicazione dei risultati trimestrali.

sda

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March 29, 2018 12:11 ET (16:11 GMT)

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