Da ieri Trinity, società gestita dal gruppo inglese Attestor, è ufficialmente azionista di maggioranza di Bim, storica boutique finanziaria specialista nel gestire il patrimonio di imprenditori e famiglie facoltose del Nord Italia. Se le tecnicalità circa le autorizzazioni e il trasferimento delle azioni al nuovo socio sono state completate la private bank, dopo l'uscita dell'a.d. Giorgio Girelli (efficace da ieri), rimane senza un amministratore delegato.

Secondo quanto risulta a MF-Dowjones il gruppo avrebbe quindi dato mandato alla società Usa di head-hunting Spencer Stuart di cercare una nuova figura professionale. Al momento non sarebbe ancora stato trovato un nuovo a.d. e alla guida, nella fase attuale, rimane l'attuale d.g. Stefano Grassi, che ha lavorato a stretto contatto con Girelli ed è dotato di grande esperienza e conoscenza del mondo del private banking.

Ieri, in seguito al cambio di proprietà della banca, è proseguito il riassetto della governance. Il Cda di Bim ha preso atto delle dimissioni oltre che di Girelli (anche da consigliere) delle dimissioni degli amministratori Simona Heidempergher, Daniela Toscani, Maria Alessandra Zunino De Pignier e Alessandro Potestà con effetto a decorrere dal 26 aprile, data dell'assemblea. Il Board parallelamente ha nominato per cooptazione David Alhadeff e Pietro Stella (indicati da Trinity).

Girelli (per cui è previsto il pagamento dell'indennità come da contratto, pari agli emolumenti fissi già stabiliti sino alla scadenza naturale di aprile 2019 per un ammontare di 480 mila euro) ieri avrebbe salutato la rete in video conferenza affermando che, dopo aver messo la banca in sicurezza e averla consegnata a un nuovo azionista salvandola dal default, ha preferito uscire di scena così come accade nel mondo anglosassone in seguito a cambi di proprietà. Il piano di rilancio indicato a grandi linee da Attestor in una lettera di qualche mese fa alla rete sembra coincidere, dopotutto, con quello implementato e promosso dallo stesso Girelli. E così la rete ha iniziato ad interrogarsi sulle motivazioni profonde che stanno alla base di questo addio.

Comunque sia, ieri, in esecuzione dell'operazione di acquisizione, Trinity ha acquistato dalla Liquidazione coatta amministrativa (sotto cui erano finiti alcuni attivi di Veneto Banca compresa Bim) 107.483.080 azioni ordinarie della banca pari complessivamente al 68,807% del capitale a un prezzo iniziale pari a 0,22411 euro per ogni azione Bim (e, pertanto, a complessivi 24.088.033,06 euro). Tale importo è stato integralmente corrisposto da Trinity alla Lca; a questo si aggiunge poi un prezzo eventuale e differito (earn-out), secondo quanto previsto dal contratto, pari a 0,66833 euro massimi per azione e, pertanto, per un prezzo complessivo massimo per azione pari a 0,89244 euro.

A seguito del perfezionamento dell'acquisizione della partecipazione di

Controllo, Trinity - ricordava una not - è tenuta a promuovere un'offerta pubblica di acquisto totalitaria obbligatoria sulle altre azioni Bim. Trinity provvederà a comunicare a Consob e al mercato il verificarsi dei presupposti giuridici per la promozione dell'Opa.

cce

claudia.cervini@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

April 18, 2018 06:04 ET (10:04 GMT)

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