Banche: Fmi, Npl in calo ma livelli restano alti in alcuni istituti
18 Aprile 2018 - 5:45PM
MF Dow Jones (Italiano)
Sebbene i buffer delle banche siano aumentati a livello
aggregato, c'è una serie di istituti più deboli, che rappresenta
circa il 20% degli asset campione, con bassi livelli di capitale e
accantonamenti per far fronte ai non performing loan. Queste banche
sono principalmente concentrate in Europa (dentro e fuori l'area
euro) e sarebbero più suscettibili a shock come un'improvvisa serie
di turbolenze sui mercati o un'inaspettata crisi economica".
Lo afferma il Fondo Monetario Internazionale, puntualizzando che
"la combinazione di accelerazione nella crescita economica, delle
azioni intraprese per ridurre gli Npl e le misure politica
monetaria da parte delle autorità europee hanno contribuito a un
calo dello stock di sofferenze negli ultimi trimestri, ma i livelli
di Npl rimangono alti in alcune banche".
Per l'Fmi sicuramente la ripresa economica contribuirà a ridurre
i non performing loan, ma è necessario che sia implementata una
strategia globale per rispondere al problema che coinvolga "una
rigorosa supervisione, ambiziosi obiettivi di riduzione degli Npl,
una modernizzazione dei framework di insolvenza e di pignoramento"
e che sviluppi ulteriormente i mercati del debito in
difficoltà.
Infine il Fondo sottolinea che gli Npl nell'Eurozona sono pari a
circa
900 miliardi di euro. La maggior parte, circa 600 mld, sono in
Italia, Irlanda e Spagna. Altri 200 miliardi si trovano nei bilanci
degli istituti di credito greci, ciprioti e portoghesi.
alb
(END) Dow Jones Newswires
April 18, 2018 11:30 ET (15:30 GMT)
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