Cassa Centrale Banca ha presentato ieri a Banca d'Italia l'istanza per la costituzione della capogruppo del sistema cooperativo su base nazionale. "E' stato un lavoro intenso, un gioco di squadra che ha coinvolto tutte le strutture della banca, i rappresentanti delle Bcc e i consulenti. Ieri si è concluso formalmente questo iter, ma il lavoro non è finito".

Così il presidente di Cassa Centrale Giorgio Fracalossi ha commentato, parlando con MF-Dowjones, l'invio della cospicua documentazione al regolatore aggiungendo che "la partenza ufficiale del nuovo gruppo è idealmente fissata per gennaio 2019".

L'invio dell'istanza è un passaggio formale ma necessario in quanto, secondo la riforma e le disposizioni di Bankitalia, le capofila sono tenute a presentare l'istanza alla Vigilanza nazionale e a Francoforte entro 18 mesi dalla pubblicazione delle disposizioni attuative avvenuta il 3 novembre 2016, dunque entro il 4 maggio 2018.

La domanda è completa di indicazioni sul piano industriale, sullo

statuto, sul patto di coesione e sul sistema di garanzie incrociate. Le

capofila sono da mesi al lavoro su tutti questi aspetti e in particolare

sulla governance.

Via Nazionale (sentita la Bce) provvederà entro 120 giorni a dare una risposta ufficiale. La risposta sulla carta dovrebbe arrivare quindi a fine agosto. Successivamente alle autorizzazioni occorrerà convocare le assemblee straordinarie delle singole Bcc per modificare lo statuto.

Cassa Centrale Banca al 31/12 contava complessivamente 98 banche di credito cooperativo. Sono state programmate altre fusioni che a tendere porteranno le banche a quota 90. A dicembre il gruppo bancario ha condotto in porto un aumento di capitale che ha portato il patrimonio a oltre un miliardo di euro.

cce

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April 20, 2018 13:17 ET (17:17 GMT)

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