Il Ftse Mib chiude la seduta con un rialzo dello 0,64% a 23.982 punti.

I dati macroeconomici americani positivi hanno fatto rafforzare il dollaro e di conseguenza scendere il cambio euro/usd, elemento positivo per tutti i listini europei. Il Pmi manifatturiero Usa, nella lettura preliminare di aprile, è salito a 56,5 punti dai 55,6 di marzo, mentre il Pmi servizi Usa è aumentato a 54,4 punti dai 54 di marzo. Le vendite di unitá abitative esistenti di marzo sono salite dell'1,1% a 5,6 mln, con il prezzo mediano di vendita di marzo che è salito del 5,8% a 250.400 usd.

In Europa invece l'indice Pmi composito preliminare di aprile si è attestato a 55,2 punti, in linea a marzo e al di sopra del consenso degli

economisti, fissato a 55 punti. L'indice preliminare relativo al settore

dei servizi è invece salito sui massimi da 2 mesi, risultando pari a 55

punti rispetto ai 54,9 del mese precedente e ai 54,6 del consenso. Quello

manifatturiero, invece, è sceso sui minimi da 14 mesi attestandosi a 56

punti, in calo rispetto ai 56,6 di marzo e ai 56,1 del consenso.

I dati Ue, nel complesso deboli, fanno pensare a una Bce ancora accomodante. Il prossimo meeting con la Banca centrale europea è infatti previsto per giovedi': alle 13h45 ci sará l'annuncio sui tassi mentre alle 14h30 la conferenza stampa del presidente della Bce, Mario Draghi. Sale poi l'attesa per entrare nel vivo della stagione delle trimestrali italiane.

A piazza Affari tra i bancari Mediobanca +2,02%, Ubi B. +1,67%, Banco Bpm +1,32%, Intesa Sanpaolo +1,05%, Unicredit +0,93% e Bper invariata a 4,887 euro.

Molto bene Fca (+2,11% a 19,68 euro) che secondo Morgan Stanley può

arrivare a quota 50 euro in Borsa. E non è detto che Marchionne non resti

a guidarla anche dopo il 2018.

Acquisti su Saipem (+0,87% a 3,361 euro) dopo i nuovi contratti per 190

mln usd annunciati venerdì a mercati chiusi dal gruppo. Il mercato

attende inoltre i risultati del primo trimestre del 2018.

B.Generali ha segnato un +1,38% a 27,94 euro dopo i risultati del primo

trimestre 2018 che hanno evidenziato un utile netto pari a 49 mln euro.

In calo invece Telecom I. (-0,71% a 0,87 euro). Il giudice civile del

Tribunale di Milano, Elena Riva Crugnola, ha accolto il duplice ricorso

d'urgenza del Cda di Telecom I. e di Vivendi (socio principale

dell'azienda di tlc), contro la decisione del collegio dei sindaci di

integrare l'ordine del giorno dell'assemblea di domani con la richiesta

del fondo americano Elliott (titolare di una quota dell'8,8%) di revocare

e sostituire 6 consiglieri del Board.

Sul resto del listino si segnala Cattolica Ass. (+4,92% a 9,06 euro) che a detta di un analista ha effettuato un rimbalzo, mentre secondo un altro esperto è diretta a quota 9,7 euro. Il presidente della Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco parlando in conferenza stampa a Verona ha dichiarato che "i livelli di rendimento della quota di Cattolica - che rimane un investimento finanziario - debbono salire perchè se no si possono fare scelte alternative, anche interessanti".

Acquisti anche su Trevi Fin. (+2,41% a 0,4455 euro) in scia a quanto

riportato da Milano Finanza sull'interesse per il gruppo da parte di tre

fondi. Sull'Aim G.Green Power ha lasciato sul terreno il 10,59%.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

April 23, 2018 11:49 ET (15:49 GMT)

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