Il Ftse Mib ha chiuso la seduta con un rialzo dello 0,31% a 24.297 punti.

I solidi dati macroeconomici americani pubblicati nel pomeriggio hanno fatto apprezzare il dollaro e di conseguenza deprezzare il cambio euro/usd, elemento positivo per i listini europei.

Sulle Borse americane, invece, i dati forti hanno avuto un impatto negativo (Dow Jones -0,78%, S&P 500 -0,7%): gli investitori tornano a temere altri tre rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve nel corso del 2018.

Le vendite al dettaglio negli Usa sono aumentate dello 0,3% su base

mensile ad aprile, un dato in linea con il consenso degli economisti,

mentre l'indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed

di New York è salito a 20,1 punti a maggio da quota 15,8 di aprile,

decisamente al di sopra del consenso degli economisti che si

attendevano una contrazione a 15 punti. L'indice Nahb di maggio si è

attestato a 70 punti (69 il consenso).

A piazza Affari in luce Pirelli (+4,34% a 7,454 euro) grazie ai risultati del primo trimestre 2018 solidi e superiori alle attese.

Saipem (+2,44%) con Eni (+0,53%) e Tenaris (+0,46%) hanno beneficiato dell'aumento del prezzo del petrolio, mentre Azimut H. (+1,28% a 16,25 euro) ha effettuato un rimbalzo dopo i recenti cali.

Tra i bancari Ubi B. +1,71%, Banco Bpm +1,17%, Bper +1,14%, Intesa Sanpaolo +0,89%, Unicredit +0,28% e Mediobanca -0,72%.

In lieve rialzo Stm (+0,2% a 20,42 euro). Dal Capital Markets Day del gruppo a Londra è emerso che i ricavi di Stm continueranno a crescere a doppia cifra, con un primo semestre che si chiuderá con un fatturato in progresso di circa il 20% anno su anno e l'intero 2018 visto in progresso tra il 14% e il 17%.

Telecom I. (+0,32% a 0,806 euro) ha terminato le contrattazioni in lieve rialzo in vista della pubblicazione dei conti dei primi tre mesi del 2018.

Sul resto del listino si segnalano i progressi di Irce (+7,14% a 2,7 euro) grazie alla buona trimestrale mentre sull'Aim Italia i progressi di Fintel (+21,88%).

In calo invece Landi R. (-2,9% a 1,538 euro) che viene penalizzata dalla debolezza del mercato. L'a.d. di Landi Renzo, Cristiano Musi, in un'intervista concessa a MF-Dowjones ha dichiarato che il gruppo sta lavorando sodo per accelerare sulla crescita degli obiettivi del piano 2018-2022, con la volontá di raggiungere il target di fatturato al 2022 giá nel 2020.

sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

May 15, 2018 11:49 ET (15:49 GMT)

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