Il consensus prevedeva conti deboli e in effetti Telecom

Italia ieri in tarda serata ha finalmente pubblicato i risultati sul

primo trimestre 2018 che sono stati sostanzialmente in linea con quanto si

attendevano gli analisti. Che l'attesa fosse per numeri non brillanti lo

si era capito in giornata, visto che il titolo ieri ha chiuso in calo del

4,09% a 0,773, toccando i minimi da un mese a questa parte. Il primo

trimestre di Tim si è chiuso con un ebitda confrontabile di 1,893

miliardi, in calo del 4,9% rispetto allo stesso periodo del 2017. Un dato

sul quale ha pesato la multa da 74 milioni inflitta dal governo alla

società perché Vivendi non aveva notificato al comitato di Palazzo Chigi

in merito agli asset strategici nelle tlc. I costi non ricorrenti, si

legge infatti nel comunicato del gruppo, "sono principalmente connessi

all'accantonamento a copertura della sanzione da 74,3 milioni di euro

comminata lo scorso 8 maggio, già contestata da Tim e per la quale a

breve presenterà ricorso".

Raccontano di un clima teso in consiglio, scrive MF, con il ceo Amos

Genish che sembra abbia dovuto affrontare un fuoco di fila da parte di

alcuni dei nuovi consiglieri. Venendo ai conti, i ricavi confrontabili

sono stati pari a 4,72 miliardi, in calo dell'1,6%, mentre l'ebit si è

attestato a 806 milioni (-6,8%) mentre l'utile è cresciuto da 200 a 250

milioni. Numeri che mostrano la flessione nei margini che era attesa dal

mercato. Sul fronte del debito, altro dato sotto i riflettori, la

posizione finanziaria netta rettificata è risultata pari a 25,5 miliardi,

ovvero in leggero aumento. La società ha specificato che questo dato è

stato "impattato negativamente dal rimborso Iva per effetto dello split

payment, che ha assorbito circa 400 milioni nel primo trimestre» al netto

del quale, il dato sarebbe in diminuzione di 150 milioni di euro rispetto

al 31 dicembre 2017. Sempre nel comunicato si legge che prosegue «il trend

di recupero del Brasile", con un'accelerazione della generazione di cassa

confermata da una straordinaria crescita del 40% dell'ebitda meno capex.

Anche l'arpu mobile registra un'impennata notevole, +13,8%. La Business

Unit presenta, infine, un incremento del 4,8% sui ricavi totali,

supportata da un aumento del mobile post-paid e del fisso broadband. «I

solidi risultati del primo trimestre 2018 sono trainati dalla performance

positiva in Italia e dalla forte crescita del Brasile, a conferma che

stiamo già raccogliendo i frutti dell'implementazione della nostra

strategia DigiTim», ha commentato Genish.

red/lab

 

(END) Dow Jones Newswires

May 17, 2018 02:18 ET (06:18 GMT)

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