In piena attività il cantiere della complessa manovra di

rafforzamento patrimoniale di Astaldi che verrà varata dall'assemblea

convocata per il 26-28 giugno. Ci sono passi in avanti nel processo di

individuazione dell'acquirente della concessione del terzo ponte sul

Bosforo che è una delle 15 condicion precedent, cioè condizioni sospensive

per la costituzione del consorzio di garanzia delle banche che da qualche

giorno sono al lavoro su un'ulteriore intervento.

Lo scrive Il Messaggero spiegando che qualche giorno dopo il cda

(martedì 15) che ha avviato l'aumento di capitale da 300 milioni nel quale

si salda l'alleanza con i giapponesi di Ihi Corp che, sottoscrivendo 112,5

milioni, avranno il 18% del capitale mentre gli Astaldi con il voto

maggiorato, mantengono il 50,1%, Lazard per conto del gruppo romano, ha

informato Unicredit, Intesa Sanpaolo, Bnp Paribas, Banco Bpm della

necessità di un fabbisogno extra.

Si tratta, prosegue il giornale, di 60 milioni di un possibile deficit

di tesoreria derivante da un disallineamento tra i flussi di cassa in

entrata e uscita. Questo perché sarebbero maturati ritardi in alcune

entrate che creano una sfasatura nel piano di tesoreria. Di qui la

richiesta dell'advisor di Astaldi a Rothschild, consulente della banche,

di poter beneficiare di un ulteriore rabbocco della manovra che già può

contare sulla ristrutturazione di varie linee per complessivi 1,25

miliardi al 2022.

Nella richiesta è previsto che il rimborso di questo bridge to equity

avverrebbe in settembre appunto con i proventi della ricapitalizzazione. E

sempre con i mezzi freschi raccolti sul mercato dovrebbe essere rimborsato

il debito di 60 milioni nei confronti di Unicredit scaduto da cinque

settimane. Nelle interlocuzioni in corso tra le quattro banche di

riferimento che dovrebbero costituire il consorzio di garanzia avendo

JpMorgan al primo piano come global coordinator, sarebbe compreso un

finanziamento da ripartire proquota fra gli istituti per saldare il debito

scaduto con Unicredit.

Ma gli altri tre istituti non sarebbero propensi ad aprire il rubinetto

per pagare i debiti nei confronti di un'altra banca. E le tre banche

spingono perchè Astaldi concordi con Unicredit il rimborso dilazionato a

settembre quando avrà incassai soldi del mercato. L'operazione potrà

partire quando si saranno avverate le varie condizioni.

Tra queste l'innalzamento del rating delle agenzie e il ricevimento di

un'offerta binding sul Bosforo. All'advisor Citi sarebbero giunte tre

proposte, tra cui quella di China merchant group (Cmg), una conglomerata

con tre gambe: trasporti, finanza e immobili. L'offerta di Cmg sarebbe

superiore a 300 milioni, più del valore di carico.

vs

 

(END) Dow Jones Newswires

May 25, 2018 03:04 ET (07:04 GMT)

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