"Quello che ci interessa maggiormente è il margine di raffinazione, ossia la differenza tra il valore dei prezzi dei prodotti" alla pompa "e quello del petrolio greggio". Un delta che "per fortuna negli ultimi mesi è stato estremamente robusto e che proprio in questi giorni ha avuto un" ulteriore "miglioramento grazie alla forte domanda di prodotti petroliferi. Questo per noi è il driver principale".

E' quanto ha dichiarato l'a.d. e d.g. di Saras, Dario Scaffardi, a margine dei lavori del primo Energy Forum di EY in corso a Rapallo.

Circa i livelli di prezzo che l'oro nero potrebbe raggiungere nei prossimi mesi, il top manager non si sbilancia. "Fare previsioni sul prezzo del petrolio", ha spiegato, "è tra le cose più rischiose che ci possano essere, si rischia di sbagliare sempre. Noi per esempio avevamo fatto un budget, ritenendo che la forchetta di prezzo giusto potesse essere tra 60 e 65 usd/barile. Ma la previsione si è subito rivelata clamorosamente sbagliata, perché oggi siamo più nella fascia 75-80 usd/barile".

ofb

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May 31, 2018 06:58 ET (10:58 GMT)

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