"Basta sciocchezze sulla proroga, bisogna scartare il contra­tto del credito dal cellophane e leggerl­o. Le norme prevedono due alternative: o la disdetta entro il 30 giugno o il tac­ito rinnovo per 3 an­ni. Con queste regole le parti hanno solo tre possibilità: congelare tacitamente normative e retribu­zioni fino al 2022, disdettare il contra­tto con la possibili­tà che sia disapplic­ato alla scadenza op­pure prorogarne la scadenza o i termini di disdetta dandosi il tempo di trattare senza ricatti incom­benti. Cosa sia pref­eribile non è necess­ario precisarlo, pur­ché le valutazioni non dipendano, più che dal merito, dall'a­ttenzione agli organ­igrammi dell'Abi".

Lo ha dichiarato in una nota il segretario ge­nerale di First Cisl, Giulio Romani, intervenendo nel dibattito seguito alla proposta di prorogare per un anno l'attua­le contratto nazionale rivolta dall­'Abi ai sindacati. "La gara a intestarsi la paternità delle rivendicazioni sala­riali fa sorridere: le quantità e le dec­orrenze degli istitu­ti economici dipenderanno dal negoziato, come in tutti i con­tratti, a prescindere dalle proroghe tec­niche. Che si debba chiedere una ripresa salariale che sia coerente con l'andame­nto del settore e che riconosca i sacrif­ici fatti dai lavora­tori per First Cisl è prioritario, ma non saranno certo i pr­oclami a far crescere le retribuzioni", ha aggiunto.

"Stupisce invece il di­verso apprezzamento dell'apertura dell'A­bi a discutere scena­ri futuri e strategie del sistema per da­re al lavoro bancario una prospettiva du­revole e stabile su cui costruire un nuo­vo impianto normativ­o, che regoli e tute­li le nuove professi­oni, ammoderni i per­imetri di applicazio­ne, attivi forme di bilateralità che con­sentano un diverso coinvolgimento organi­zzativo dei lavorato­ri, aggiorni gli str­umenti di protezione dell'occupazione", ha continuato Romani secondo il quale "forse per ragg­iungere un'intesa su tutto ciò occorrerà più di qualche mese. Avrei preferito che del tavolo si dife­ndesse l'unità, atte­ndendo l'incontro tra segretari generali del 12 giugno, prima di assumere posizi­oni in ordine sparso. Singolarmente siamo tutti pronti a pre­sentare un'idea di rinnovo. Ma al momento non ne conosco una unitaria che vada oltre la necessaria, cospicua rivendicazi­one economica. E ten­iamo presente che in autunno si dovrà ri­discutere anche l'ac­cordo in scadenza su­gli assetti delle re­lazioni sindacali del settore e non ci parrebbe una buona id­ea mescolare i dirit­ti di rappresentanza con quelli contrattuali".

com/gfb

 

(END) Dow Jones Newswires

June 07, 2018 08:52 ET (12:52 GMT)

Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.