Damiani chiude l'esercizio 2017/2018 con un una perdita consolidata di pertinenza del gruppo pari a 4 milioni di euro, a fronte di una perdita di 5,5 milioni di euro registrata nell'esercizio precedente.

L'Ebitda, informa una nota, è stato pari a 5,3 milioni di euro, +24,1% rispetto all'esercizio precedente, il quale beneficiava anche di proventi non ricorrenti per 1,5 milioni di euro. Al netto di tale componente, l'Ebitda avrebbe quindi registrato un incremento superiore e pari al +93%. Il miglioramento deriva sia dalla crescita dei ricavi che dall'incremento della marginalità e dalla contrazione di alcune voci dei costi operativi.

Il risultato operativo consolidato è positivo per 0,3 milioni di euro, rispetto al precedente esercizio di 0,1 milioni di euro, e in crescita di 1,7 milioni di euro qualora il risultato dell'esercizio 2016/2017 fosse depurato dei citati proventi non ricorrenti. Al 31 marzo 2018, il gruppo presenta una posizione finanziaria netta negativa per 57,3 milioni di euro (53,1 milioni di euro al 31 marzo 2017). Rispetto alla chiusura dell'esercizio precedente, la composizione delle fonti risulta sensibilmente modificata: grazie all'apporto dell'azionista di maggioranza il 57% dell'indebitamento lordo è a medio/lungo termine, a fronte del 29% al 31 marzo 2017.

L'esercizio 2017/2018 si chiude con l'incremento dei ricavi consolidati del 1,6% a cambi correnti (+3,1% a cambi costanti). La crescita dei ricavi è trascinata dal canale retail, che ha registrato un incremento del 12,9% a cambi correnti e del 15,3% a cambi costanti. Il peso dei ricavi retail ha raggiunto quasi il 53% del totale consolidato. In contrazione è invece il wholesale. Al 31 marzo il gruppo gestisce 63 punti vendita diretti nel mondo, di cui 49 monomarca Damiani, localizzati nelle vie del lusso delle principali città e nei più esclusivi luxury department stores.

Il 15 maggio, il Cda di Damiani, ha rinnovato fino al 10 maggio 2019

l'accordo quadro, già precedentemente descritto, che prevede l'impegno dell'azionista di maggioranza Leading Jewels di mettere a disposizione della società una linea di credito fino ad un massimo di 25 milioni.

Un'ulteriore porzione del finanziamento di Leading Jewels, pari a 5 milioni, è stato convertito in medio/lungo termine, a decorrere dal 1° gennaio 2018 (con scadenza 31 gennaio 2023).

com/cce

 

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June 15, 2018 13:15 ET (17:15 GMT)

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