Immigrazione: Salvini, a Innsbruck per trovare accordo (Mess)
10 Luglio 2018 - 9:52AM
MF Dow Jones (Italiano)
Germania e Austria, pensando di rispedire in Italia i migranti
registrati nel nostro Paese, "fanno il loro interesse, ovviamente
ma ci incontreremo a Innsbruck per trovare un punto di accordo. Di
certo, nel dossier italiano non c'è l'ipotesi di far rientrare in
Italia chi è andato all'estero. Questa è l'ultima cosa che può
accadere".
Lo ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, in
un'intervista al Messaggero aggiungendo che al vertice di ieri con
il premier Giuseppe Conte, il vicepremier Luigi Di Maio e il
ministro dell'Economia Giovanni Tria a Palazzo Chigi "non abbiamo
parlato solo di migranti, ma anche di sicurezza e della manovra
economica. La linea sui migranti è comune: ci sarà a breve un
incontro tecnico e mi vedrò con Conte domani per affinare il
documento che porterò a Innsbruck".
Sui migranti "la linea è bloccare in ogni modo il traffico degli
esseri umani. Con le Ong siamo partiti. Ridefinire i contenuti
delle missioni militari internazionali, che non possono raccogliere
e scaricare tutto e tutti in Italia, sarà il prossimo passaggio
inevitabile. Tra l'altro ho letto che anche a Bruxelles parlano di
rivedere le regole dell'operazione Sophia. Bene".
In estrema sintesi: non sbarcherà più nessuno senza un
preventivo accordo di redistribuzione tra Stati "volenterosi".
"Siccome al Consiglio Ue hanno deciso che tutto è su base
volontaria, anche l'Italia farà valere la sua volontà. A Innsbruck
incontrerò i ministri tedesco, austriaco, francese, svizzero etc.
Vedremo... Già questa ritrovata centralità italiana mi
rincuora".
"Partire da zero non può che farci migliorare, poi si discute.
Sono molto concreto: un conto è l'amicizia, un altro sono i
risultati. E se i tedeschi e gli austriaci invece di pensare solo a
rispedirci i migranti, ci aiutassero a chiudere le frontiere
esterne sarebbe un passo in avanti. Andrò a Innsbruck con un
documento dettagliato: abbiamo 130.000 domande di asilo politico
ancora da esaminare, 300.000 domande di cittadinanza italiana in
sospeso, 164.000 presunti profughi ospiti negli alberghi. Insomma,
abbiamo fatto più di chiunque altro. E ora basta. Tocca ad altri",
ha continuato.
Secondo Salvini, "l'Europa è stata fatta troppo grande: manca
una cultura comune. E troppo in fretta: pensi che ci sono sei Paesi
come Kosovo, Albania con cui non abbiamo nulla in comune che
aspettano di aderire. Sono altri che la stanno sfasciando. Se
l'Unione europea dimostra di fare bene alcune cose, come sui
migranti e l'economia, potrà restare in vita", ha concluso.
pev
(END) Dow Jones Newswires
July 10, 2018 03:37 ET (07:37 GMT)
Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.