Bcc: volata per l'ok di Francoforte (MF)
12 Luglio 2018 - 9:00AM
MF Dow Jones (Italiano)
Mentre il Governo studia una moratoria per allungare i tempi
della trasformazione, l'imprimatur della Bce alla riforma del
credito cooperativo potrebbe arrivare molto prima del previsto.
Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i gruppi bancari
dovrebbero ottenere luce verde entro la fine di luglio, dunque con
diverse settimane di anticipo rispetto allo scadere dei 120 giorni
del processo autorizzativo. L'accelerazione è evidente già da
qualche settimana e avrebbe consentito di smarcare le ultime
questioni rimaste sul tavolo, dalla governance agli obiettivi del
piano industriale. Merito del lavoro svolto nei mesi scorsi in
stretto contatto con la Bce, nell'ambito del quale sono stati
discussi gli argomenti più spinosi. Tra questi ovviamente c'era
l'assetto di governance del nuovo gruppo, che presenta caratteri di
eccezionalità all'interno del mondo bancario.
Da un lato la Vigilanza ha puntato la lente sulla selezione
degli amministratori e del top management all'interno della
capogruppo, insistendo soprattutto sull'efficienza dei processi e
sul rispetto dei requisiti fit and proper. Dall'altro lato sono
state oggetto di esame approfondito i due cardini della futura
governance, cioè il patto di coesione e il sistema delle garanzie
incrociate. Un sistema che, nelle intenzioni degli estensori,
dovrebbe garantire la stabilità patrimoniale del nuovo gruppo.
In estrema sintesi, lo schema stabilisce che le singole banche
abbiano il controllo della capogruppo, il cui capitale fungerà da
garanzia per il sistema. Affinché la stabilità sia garantita la
Vigilanza ha insistito sulla necessità di garantire la solidità
complessiva dell'impianto. Altro tema di confronto è stato il piano
industriale triennale presentato sia da Iccrea che da Cassa
Centrale. Il tema più sensibile in questo ambito è stato quello
della qualità dell'attivo, anche alla luce dell'asset quality
review, già partita sulla capogruppo come sulle altre significant
bank. È opinione di più osservatori che l'esame possa allargarsi
alle bcc per offrire alla Vigilanza un quadro completo e aggiornato
sulla rischiosità degli asset.
Va comunque detto che il piano industriale di Iccrea, così come
quello della rivale Cassa Centrale, conterrebbe già un'articolata
strategia di de-risking con interventi che vanno dalle cessioni
alle gestioni di portafogli di crediti deteriorati.
red/alb
(END) Dow Jones Newswires
July 12, 2018 02:45 ET (06:45 GMT)
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