Mentre il Governo studia una moratoria per allungare i tempi della trasformazione, l'imprimatur della Bce alla riforma del credito cooperativo potrebbe arrivare molto prima del previsto.

Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, i gruppi bancari dovrebbero ottenere luce verde entro la fine di luglio, dunque con diverse settimane di anticipo rispetto allo scadere dei 120 giorni del processo autorizzativo. L'accelerazione è evidente già da qualche settimana e avrebbe consentito di smarcare le ultime questioni rimaste sul tavolo, dalla governance agli obiettivi del piano industriale. Merito del lavoro svolto nei mesi scorsi in stretto contatto con la Bce, nell'ambito del quale sono stati discussi gli argomenti più spinosi. Tra questi ovviamente c'era l'assetto di governance del nuovo gruppo, che presenta caratteri di eccezionalità all'interno del mondo bancario.

Da un lato la Vigilanza ha puntato la lente sulla selezione degli amministratori e del top management all'interno della capogruppo, insistendo soprattutto sull'efficienza dei processi e sul rispetto dei requisiti fit and proper. Dall'altro lato sono state oggetto di esame approfondito i due cardini della futura governance, cioè il patto di coesione e il sistema delle garanzie incrociate. Un sistema che, nelle intenzioni degli estensori, dovrebbe garantire la stabilità patrimoniale del nuovo gruppo.

In estrema sintesi, lo schema stabilisce che le singole banche abbiano il controllo della capogruppo, il cui capitale fungerà da garanzia per il sistema. Affinché la stabilità sia garantita la Vigilanza ha insistito sulla necessità di garantire la solidità complessiva dell'impianto. Altro tema di confronto è stato il piano industriale triennale presentato sia da Iccrea che da Cassa Centrale. Il tema più sensibile in questo ambito è stato quello della qualità dell'attivo, anche alla luce dell'asset quality review, già partita sulla capogruppo come sulle altre significant bank. È opinione di più osservatori che l'esame possa allargarsi alle bcc per offrire alla Vigilanza un quadro completo e aggiornato sulla rischiosità degli asset.

Va comunque detto che il piano industriale di Iccrea, così come quello della rivale Cassa Centrale, conterrebbe già un'articolata strategia di de-risking con interventi che vanno dalle cessioni alle gestioni di portafogli di crediti deteriorati.

red/alb

 

(END) Dow Jones Newswires

July 12, 2018 02:45 ET (06:45 GMT)

Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.