Dai risultati dell'Osservatorio Aim Italia elaborato dall'Ufficio Studi interno di IR Top Consulting emerge che le società quotate sull'Aim Italia sono in significativa crescita nel 2018 e che le Ipo sono raddoppiate.

Nel comunicato si legge che al 25 luglio 2018 l'Aim Italia conta 108 società quotate (83 a luglio 2017). La crescita dell'anno include 31 nuove Ipo con circa 2,3 mld euro di capitali raccolti (equity). 16 nel 1* semestre 2018 (1,2 mld euro): Intred, Portobello, Monnalisa, Askoll Eva, Esautomotion, Longino&Cardenal, Grifal, Archimede, Somec, Gabelli Value for Italy, Fervi, Kolinpharma, Life Care Capital, Vei 1, ALP.I, Spaxs. 15 nel 2* semestre 2017 (1,1 mld euro): Illa, Gel, Dba Group, IDeaMI, Alkemy, Equita G., Portale Sardegna, Industrial Stars of Italy 3, Spactiv, Neodecortech, Eps Equita Pep, Capital For Progress 2, A.Bardolla TG, Sprintitaly, Glenalta.

La crescita include inoltre 4 Ammissioni: 3 nel 1* semestre 2018, di cui 2 Business Combination (Icf Group, con la Spac Eps Equita Pep e Cellularline con la Spac Crescita) e 1 scissione (Eps Equita Pep 2 Spac). 1 nel 2* semestre 2017: Sit, a seguito della Business Combination con Industrial Stars of Italy 2. C'e' poi stato 1 Reverse TakeOver: Modelleria Brambilla (21 febbraio 2018), 2 passaggi sul mercato principale (Giglio Group sul segmento Star il 20 marzo 2018, Triboo su Mta il 29 giugno 2018), 3 Opa, 1 nel I semestre 2018 (Tech-Value) e 2 nel 2* Semestre 2017 (Tbs Group, MC-link) e 1 Delisting e/o revoche (Gala, nel 1* semestre 2018).

Le nuove Ipo 2018-2017 appartengono ai settori Finanza (45%), Industria (23%), Servizi (10%) e tecnologia (6%). Le società del settore finanza presentano la raccolta maggiore nel periodo luglio 2017-luglio 2018. Per le Ipo del 2018 la raccolta media (al netto delle SPAC) è pari a 10,6 mln euro in crescita del +37% rispetto alla raccolta delle Ipo a luglio 2017.

Dall'Identikit del Mercato e della società Aim Italia emerge che le società quotate sono 108, il giro d'affari 2017 è pari a 4,3 mld euro, la capitalizzazione è pari a 7,7 mld euro e la raccolta da Ipo è pari a 3,5 mld euro, cui si aggiunge una raccolta da mercato secondario di 558 mln euro. Nel 2018 sono 16 le Ipo - Intred, Portobello, Monnalisa, Askoll Eva, Esautomotion, Longino&Cardenal, Grifal, Archimede, Somec, Gabelli Value for Italy, Fervi, Kolinpharma, Life Care Capital, Vei 1, ALP.I, Spaxs. - per una raccolta complessiva di 1,2 mld euro - e 3 le ammissioni - Icf Group, Cellularline Eps Equita Pep 2, per un totale di 19 nuove società quotate su Aim Italia.

L'identikit della società quotata presenta i seguenti dati medi: ricavi 2017 43 mln euro; Ebitda margin 2017 13%; Capitalizzazione 45 mln euro; flottante 23%; raccolta in Ipo: 8,1 mln euro (6,2 mln euro il dato mediano). Le operazioni di Ipo delle società sono state caratterizzate per il 91% da aumento di capitale e per il 9% da Opv.

Il giro d'affari complessivo del mercato Aim Italia nel 2017 è pari a 4,3 mld euro (3,9 mld nel 2016). Dall'analisi emerge un significativo trend di crescita: i ricavi 2017 registrano un incremento medio dell'11% rispetto al 2016, mentre l'Ebitda registra una crescita media del 28%. La crescita dei ricavi ha interessato il 74% delle società, con tassi di crescita superiori al 50% nell'8% dei casi. Il 27% delle società ha un fatturato inferiore a 10 mln euro, mentre il 48% tra i 10 e i 50 mln euro. Sono 30 le società che distribuiscono dividendi nel 2018, per un ammontare complessivo di 60,6 mln euro (38,2 mln euro 2017) e un dividend yield medio pari al 2,7%.

Dal 2017, post introduzione Pir, a luglio 2018 i principali indici di mercato hanno registrato una performance positiva: Ftse Mib +13%; Ftse Mid Cap +29%; Ftse Star +38%; Ftse Small Cap +19%; Ftse Aim Italia +25%. Nell'azionariato delle società Aim Italia sono presenti 102 Investitori Istituzionali, di cui 25 italiani (24%) e 77 esteri (76%). Rispetto a luglio 2017 aumenta il numero degli investitori (erano pari a 60) e il peso degli esteri (era pari al 62%). L'Investitore più presente sul mercato Aim Italia è Mediolanum Gestione Fondi Sgr, con un investimento complessivo pari a 102,4 mln euro e un numero di società partecipate pari a 53.

La Survey Ir Top Consulting "Policy di Investimento su Aim Italia" condotta dall'Osservatorio Aim a maggio 2018 su richiesta di Borsa Italiana, ha coinvolto i primi investitori istituzionali di Aim Italia, tra cui istituzioni bancarie, Fondi Pir, Asset Management e Family Office. La Survey ha la finalità di analizzare e stimare il sentiment degli investitori Pir, identificando i fattori distintivi che caratterizzano le scelte e le strategie di investimento su Aim Italia.

Tra le principali evidenze: la policy di investimento su Aim ha un orizzonte di medio-lungo termine; gli investitori ricercano crescita (65%), business plan sostenibili (55%) e qualità del management (45%);

il settore che presenta le maggiori opportunità è quello industriale, seguito da digitale e green; il flottante rappresenta un parametro di grande rilevanza nella strategia di investimento e la research qualificata è considerata uno dei principali elementi di miglioramento;

la comunicazione finanziaria rappresenta il principale asset strategico per attrarre gli investitori su Aim; Pir e Credito d'imposta sui costi di quotazione possono apportare effetti positivi sul mercato Aim Italia.

Tra il 2017 e i primi 6 mesi del 2018, 50 società (pari al 49%) hanno effettuato almeno un'operazione straordinaria (acquisizioni, fusioni, cessioni, Jv, acquisizioni/affitto di rami aziendali, reverse takeover) per un totale di 170 operazioni (125 nel 2017 e 45 nel 2018). Su Aim Italia, in media, il Cda è composto da 6 membri. Il 53% dei Cda presenta al proprio interno 1 amministratore indipendente. Nel 32% dei Cda sono presenti 2 amministratori indipendenti (26% nel 2017), nel 12% un numero di indipendenti pari o superiore a 3 (10% nel 2017). Nel 3% dei Cda non sono presenti amministratori indipendenti.

com/sda

susanna.scotto@mfdowjones.it

 

(END) Dow Jones Newswires

July 25, 2018 06:46 ET (10:46 GMT)

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