Indeed, motore di ricerca occupazionale con sede negli Usa, si è rimboccato le maniche e si è rimesso al lavoro anche in Italia, uno dei mercati ritenuti strategici. "Il nostro prossimo step nel Paese sarà implementare il nostro profilo e lavorare in maniera più diretta con le aziende di tutte le dimensioni", ha spiegato a MF-Dow Jones Paul D'Arcy, senior vice president marketing e membro del leadership team di Indeen, "attualmente la nostra tecnologia è a supporto soprattutto delle piccole imprese in Italia, ma ora vogliamo impegnarci direttamente con vari tipi di società per aiutarle a gestire al meglio brand, story-telling, strumenti elettronici e processo di selezione".

In Italia, Indeed ha 10,3 milioni di visitatori unici al mese e 92.000 ricerche di lavoro che vengono aggiunte ogni mese. Il 67% del traffico verso Indeed in Italia è da mobile, il 33% da desktop e i curriculum attualmente caricati sono 2,4 milioni. Oggi Indeed, a livello mondiale, conta più di 200 milioni di visitatori unici e convoglia annunci di lavoro da 3 milioni di società, a cui offre un servizio di pubblicazione gratuito, un servizio "pay per performance" e anche servizi mirati. I curriculum caricati dai candidati sono 100 milioni e i ricavi dell'ultimo anno sono saliti del 59% a 1,8 miliardi di dollari.

Ma dove vogliono lavorare gli italiani? Dal database di Indeed risulta, senza sorprese, che il 97% degli italiani cerca lavoro in Italia, mentre a cercarlo nel Regno Unito è solo lo 0,5%, in Germania lo 0,25%, in Francia lo 0,23% e negli Stati Uniti lo 0,21%. C'è anche una domanda dall'estero verso l'Italia, in particolare dagli Usa (1,14%). Per quanto riguarda i settori, si hanno più opportunità se si cerca lavoro nel segmento delle vendite (18% circa di tutti i lavori postati in Italia). I lavori nel tech rappresentano circa il 7% del totale dei lavori offerti e quelli nella manifattura l'8%. Milano è la città che offre più lavoro (13% del totale delle offerte postate), seguita da Bologna, Padova, Firenze e Brescia.

"Il modo in cui le persone vengono assunte è cambiato drasticamente negli ultimi 20 anni", prosegue D'Arcy, "prima la modalità di ricerca era molto locale, avveniva attraverso agenzie e annunci su quotidiani. Ora il processo si svolge soprattutto online, anche se in Italia le forme più tradizionali resistono". Per il manager di Indeed l'Italia ha un mercato del lavoro molto eterogeneo (si pensi a Milano rispetto al resto del Paese) e che, soprattutto a livello regolamentare, cambia rapidamente. Motivo per cui il processo di assunzione è diventato più rischioso. Anche le disparità linguistiche e salariali caratterizzano negativamente il mercato del lavoro in Italia.

Un'altra sfida per Indeed è quella dei dati, in un periodo storico in cui il tema è scottante e controverso. "Vogliamo aggiungere sempre maggiori fonti di dati al nostro già vasto database, ma nessun dipendente potrà accedervi". Indeed ha partnership con software company, ma, a detta di D'Arcy, molte aziende italiane non usano software di selezione automatica. L'idea di Indeed è di far sbarcare online il processo di selezione per molte di queste piccole imprese, che oggi non sono in questo senso presenti su internet. "Stiamo costruendo una libreria mondiale di strumenti di valutazione per le singole tipologie di lavoro, con misurazioni migliori". Ora non rimane che attendere i frutti, è il caso di dirlo, di questo lavoro.

red/fco

 

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August 10, 2018 04:02 ET (08:02 GMT)

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