Nessuno ha la pretesa di imbroccare i minimi. Ma a questi prezzi, in riferimento al mercato finanziario italiano, forse una scommessa vale la pena giocarsela. I dubbi degli investitori internazionali sul nuovo governo italiano definito anti-establishment, l'inasprimento dei toni Usa in materia di dazi, l'ansia di assistere a un dietrofront di Wall Street e il timore di default della Turchia esploso sul finire della settimana, abbinato a un nuovo passo indietro nei rapporti tra Washington e Mosca, hanno distolto la domanda di azioni nell'Eurozona, in particolare in Italia, tornando a riaprire i rubinetti delle vendite anche su Btp e Cct. Ecco quattro temi dove la discesa dei prezzi ha l'aria di aver già scontato una dose notevole di tutto ciò, forse troppo, dedicando a ciascuna 2.500 euro.

Rischio medio-basso: gas e luce. Le utility di Piazza Affari hanno dato un primo cenno di reazione nella settimana appena conclusa, escludendo l'ultima seduta dominata dalla vendite procurate dalle tensioni in Turchia, con in testa Snam rete gas e A2A seguite più a distanza da Enel e Italgas . I risultati di bilancio soddisfacenti si contrappongono alla zavorra costituita dalla debolezza dei corsi dei Btp, a cui sono tradizionalmente sensibili essendo considerati titoli "bond proxy". I prezzi dei titoli di Stato, infatti, non sono più riusciti a tornare nel corso dell'estate sui livelli che precedevano la nascita del nuovo governo, poiché gli investitori esteri hanno alzato il premio per il rischio sull'Italia, traducibile in termini di rendimenti più alti dei bond governativi, in attesa di vedere il grado di equilibrio e sostenibilità della legge di Bilancio che entrerà politicamente in discussione a settembre per essere presentata a Bruxelles entro il 15 ottobre. Gli oltre 100 punti base in più di rendimento imposti dal mercato sul Btp decennale e quindi sullo spread Btp-Bund, ovvero oltre l'1% in più di rendimento a 10 anni rispetto all'1,8% medio registrato nel mese di aprile, costituiscono già una riserva abbondante di rischio addebitata al nuovo esecutivo: in assenza di importanti novità a riguardo, e dunque non prima di settembre, qualsiasi ulteriore rialzo dei rendimenti dei Btp potrebbe dunque avere le gambe corte, a meno che non sfugga di mano la tensione finanziaria crescente che grava sulla Turchia. Al contrario, anche la più piccola fonte di rasserenamento degli investitori esteri, scenario che per quelli italiani appare più probabile alla luce dei vincoli costituzionali di bilancio e dell'influenza esercitata dalla presidenza della Repubblica, sarà in grado di ridurre i rendimenti dei titoli di stato e dunque lo spread: più che le banche, caratterizzate da una maggiore volatilità e più esposte alle azioni speculative o a preoccupazioni provenienti dalla Turchia, sono le utility a essere nelle condizioni di attirare l'interesse nel corso delle prossime settimane. Enel in testa alla luce dei passi più piccoli effettuati finora, in parte a causa dell'acquisizione della brasiliana Eletropaulo non ancora digerita dal mercato nonostante le consenta di diventare il primo operatore in Brasile.

Rischio medio: Eni. La buona impostazione del comparto petrolifero, sottolineata dalla recente apertura di nuovi massimi da parte dell'indice Eurostoxx Oil & Gas, assieme alla possibilità di assistere nel breve a un rimbalzo dei prezzi del greggio, dopo che l'assestamento estivo ne ha ridimensionato il livello, suggeriscono di puntare l'attenzione su Eni : la scivolata di venerdì 10 in scia alle tensioni sulla lira turca ha riportato le quotazioni in prossimità del supporto a quota 16 euro che ha sostenuto il titolo per tutto il mese di luglio, limando la rischiosità dell'investimento a favore di un più ampio spazio di avanzamento: nel caso, il primo obiettivo rialzista coinciderebbe con il massimo dell'anno segnato nella prima parte di maggio a quota 16,8 euro, al di sopra del quale lo spazio si amplierebbe fino 17,5 euro.

Rischio alto: Stm. Il vistoso scivolone è ben visibile nella seduta del 25 luglio, quando la società ha diffuso i risultati trimestrali che, in linea con le attese a livello operativo e perfino superiori a livello di utili per azione, non giustificano certo una perdita di terreno che ha sfiorato il 9% in una sola seduta, a maggior ragione dopo che la trimestrale d'oro di Apple , e quella non da meno di Advance micro device, ha inserito nuovo carburante sui titoli tecnologici portando su nuovi record Apple e Amd. Il Sox, l'indice di Philadelphia dei semiconduttori che costituisce il punto di riferimento più diretto per Stm , ha quindi proseguito in agosto il recupero avviato il 5 luglio, ampliando ancora di più la distanza rispetto a Stm che, dopo la scivolata del 25 luglio, oscilla attorno a 19 euro senza riuscire a infrangere la resistenza di breve che passa a quota 19,3. Data l'entità della distanza accumulata dalla chiusura del 24 luglio, derivante dal -6,8% accusato da Stm rispetto al +4,2% accumulato nel frattempo dal Sox, ogni ulteriore avanzamento dell'indice dei semiconduttori aumenta la probabilità che Stm colmi anche solo parzialmente il gap dell'11% in modo improvviso, com'è solita fare storicamente in un'analoga situazione dei prezzi. In questo caso il ritorno al di sopra della resistenza a quota 19,3 aprirebbe veloci spazi di crescita fino al primo obiettivo a 20,5 euro.

Bond market: Cct settembre 2025. Le quotazioni, finite sotto quota 89 in chiusura di settimana, sono ormai in prossimità del minimo di fine maggio, quando imperversava la speculazione seguita al nuovo esecutivo, dove i corsi sono scesi per qualche ora al livello di 88 centesimi. Il grado di rischio al ribasso è quindi relativamente basso, per chi crede che il governo non finirà a settembre in rotta di collisione con Bruxelles in tema di conti pubblici: in questo caso il ritorno a quota 97,5 durante l'autunno non sarebbe una chimera, mentre l'osservazione dell'oscillazione estiva potrebbe riportarlo in area 92,5-93 nelle prossime due settimane, salvo infelici dichiarazioni da spiaggia di matrice politica o ulteriori complicazioni sulla Turchia.

red/cce

 

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August 13, 2018 02:48 ET (06:48 GMT)

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