Unicredit: Mustier cavalca il mattone tedesco (MF)
17 Agosto 2018 - 08:59AM
MF Dow Jones (Italiano)
La locomotiva tedesca continua a marciare e l'immobiliare è uno
dei settori che oggi esprime le valutazioni più generose. Unicredit
ha scelto di sfruttare questa opportunità attraverso la controllata
Hvb che negli ultimi anni ha finanziato numerosi progetti nel real
estate. Solo nella prima metà di quest'anno l'esposizione verso il
comparto è salita di 658 milioni di euro, come si evince dalla
semestrale che definisce comunque il portafoglio "robusto e
relativamente poco rischioso".
Dal 2010, scrive MF, i prezzi medi delle case in Germania sono
balzati del 60% grazie a un combinato di fattori che comprende i
bassi tassi di interesse, l'abbondanza di liquidità e il livello
relativamente basso delle valutazioni rispetto agli standard
internazionali. Senza contare la tenuta del mercato del lavoro e la
forte domanda di immobili residenziali e commerciali.
Se infatti fino a pochi anni fa le famiglie tedesche
prediligevano vivere in affitto, la politica monetaria ha
radicalmente cambiato l'approccio e oggi i mutui immobiliari vanno
per la maggiore. La fiammata è stata particolarmente intensa nelle
grandi città, a partire da Berlino seguita da Monaco, Francoforte e
Amburgo. Un trend alimentato soprattutto dall'attività dei grandi
investitori che, secondo i dati forniti da Bnp Paribas, lo scorso
anno hanno speso 14 miliardi di euro nel real estate tedesco, dopo
i 13.5 miliardi versati nel 2016. Le banche stanno ovviamente
giocando un ruolo di primo piano nella partita, come dimostra la
strategia seguita da Hvb che pure nel bilancio insiste sul costante
monitoraggio del rischio di credito.
Del resto non mancano i segnali di un possibile rallentamento
del settore: "L'evoluzione del mercato e del portafoglio vengono
monitorati senza interruzione per identificare e quantificare
eventuali sviluppi negativi con tempestività. Osservatori di
mercato, inclusa la Deutsche Bundesbank, hanno messo in guardia gli
investitori dai rischi di un rialzo eccessivo dei prezzi e di un
surriscaldamento del mercato", spiega la relazione semestrale di
Hvb. Proprio lo scorso anno infatti Andreas Dombret, chief banking
supervisor della banca centrale, faceva previsioni poco
rassicuranti sull'andamento del settore: "Il semaforo è sul giallo:
non c'è ancora una bolla sul real estate che minacci la stabilità
finanziaria della Germania, ma serve prudenza". Il timore della
Vigilanza è infatti che l'allentamento dei criteri di erogazione
del credito spingano le banche prendersi maggiori rischi: "Il mix
di boom nell'immobiliare e bassi tassi interesse potrebbe diventare
un cocktail pericoloso per il settore bancario", spiegava in
quell'occasione Dombret. Non bisogna del resto dimenticare che
negli anni scorsi gli istituti di credito tedeschi sono già stati
investiti dalla violenta crisi dello shipping. Deutsche Bank ha
registrato perdite per quasi 350 milioni dal settore e la rivale
Commerzbank ha annunciato la volontà di rientrare dei 4,5 miliardi
di crediti non performanti, segnando perdite per 600 milioni.
La maggiore vittima di quella crisi però è stata Hsh Nordbank,
il maggiore erogatore di prestiti al settore del trasporto navale e
successivamente oggetto di un salvataggio pubblico. La stessa Hvb
del resto è stata lambita dalla tempesta e negli ultimi anni ha
costantemente ridotto l'esposizione allo shipping che nell'ultima
semestrale è scesa di altri 287 milioni di euro. Per il momento il
real estate non dà simili preoccupazioni, anche se in Germania
qualcuno inizia ad avvertire qualche scricchiolio.
red/cce
(END) Dow Jones Newswires
August 17, 2018 02:44 ET (06:44 GMT)
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