OJM Openjobmetis

"Ho pubblicamente più volte dichiarato che a mio parere sono stati sbagliati i tempi, i modi e i contenuti, ma non le finalità del cosiddetto Decreto Dignità".

E' quanto ha dichiarato Rosario Rasizza, a.d. di Openjobmetis,

intervistato da Mf-Dowjones a margine del Forum Ambrosetti in corso a

Cernobbio, interpellato sulle norme contenute nel recente decreto Dignità.

"Siamo tutti convinti infatti che l'obiettivo delle politiche attive dello Stato siano i contratti a tempo indeterminato, ma - ha proseguito Rasizza - per raggiungerlo non basta una legge, ma serve la collaborazione di tutti i giocatori in campo, dagli imprenditori, alle rappresentanze sindacali e alle società che come Openjobmetis che sono autorizzate proprio dal Ministero del Lavoro a somministrare il lavoro. Tutto questo non è avvenuto e sono uscite norme poco chiare che hanno creato incertezza nelle aziende che dovrebbero rispettarle. Si pensi che è stato analizzato che si sono accavallati ben quattro regimi in quattro mesi. Una situazione negativa per qualsiasi ambito, ancor di più per quello lavorativo, da sempre molto delicato. Di fronte a questa situazione gli imprenditori si sono fermati, in attesa di maggiore chiarezza. La nostra previsione però è che, passata questa fase, saranno trovate le giuste misure per continuare a far lavorare le persone, anche con numerosi contratti regolari come quelli della somministrazione".

Infine sul possibile impatto per il settore della somministrazione di lavoro, il Ceo di Openjobmetis ha spiegato che "l'impatto è stato per lo più psicologico, perché in termini concreti, le norme introdotte non hanno modificato sostanzialmente l'applicazione dei contratti in somministrazione. Anzi, voglio lanciare un messaggio di positività, spinto anche dalle considerazioni di esperti del settore del calibro del prof. Gianni Bocchieri e del prof. Giampiero Falasca, sottolineando che questa riforma potrebbe portare dei vantaggi maggiori per il settore della somministrazione. Pensando alla soglia del 30% come numero massimo di contratti in somministrazione e determinati, possiamo dire che è molto elevata, maggiore di quella precedente, per cui lascia molti margini di operatività. Inoltre, i limiti imposti per il tempo determinato non valgono per quelli in somministrazione per cui molti potrebbero preferire noi a un rapporto diretto con i dipendenti. Infine, non è stato toccato il cosiddetto Staff Leasing, in pratica la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato da parte di agenzie per il lavoro ad un'impresa, che finora è stato poco utilizzato e che grazie al Decreto Dignità potrebbe trovare nuova linfa".

fus

marco.fusi@mfdowjones.it

(END) Dow Jones Newswires

September 08, 2018 05:27 ET (09:27 GMT)

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