Dai laboratori Bio-on una nuova grande scoperta: anche dall’olio di frittura usato nasce la bioplastica
  • L’olio esausto si aggiunge alle “materie prime” già utilizzate per produrre la bioplastica Bio-on: melassi di barbabietola e canna da zucchero, scarti di frutta e patate, carboidrati in genere e glicerolo.
  • Una nuova scoperta che trasforma in “materia prima” per la produzione di bioplastica un elemento di scarto che oggi ha un costo di smaltimento e un alto impatto ambientale.
  • Per la prima volta la fonte di carbonio che alimenta il processo produttivo della bioplastica è di natura lipidica.
  • La scoperta dei ricercatori Bio-on permette di attingere alle enormi quantità di oli esausti da frittura che vengono prodotti in particolare in Nord America e Asia.

BOLOGNA 10 settembre 2018Bio-on, quotata all’AIM su Borsa Italiana e attiva nel settore della bioplastica di alta qualità, presenta una nuova grande scoperta: è possibile utilizzare olio di frittura usato, per produrre Minerv PHAs, il rivoluzionario biopolimero di Bio-on, naturale e biodegradabile al 100%. 

“Questa importante novità è il risultato di due anni di ricerche e permette di attingere alle enormi quantità di questo prodotto di scarto - spiega Marco Astorri, Presidente e Ceo di Bio-on - soprattutto in mercati come quello del Nord America e dell’Asia, dove il consumo di cibi fritti è elevato e la quantità di olio esausto supera, secondo una nostra stima, il miliardo di litri al giorno. Un prodotto di scarto, che va smaltito con costi, anche ambientali elevati, diventa per noi una “materia prima” con cui alimentare i batteri che producono bioplastica PHAs secondo un processo completamente naturale”. 

L’olio esausto si aggiunge alle “materie prime” già utilizzate per produrre la bioplastica Bio-on (melassi di barbabietola e canna da zucchero, scarti di frutta e patate, carboidrati in genere e glicerolo) ma per la prima volta la fonte di carbonio che alimenta il processo produttivo del biopolimero è di natura lipidica. Grazie ad un sistema di trattamento preventivo dell’olio esausto da frittura, la bioplastica prodotta ha le stesse caratteristiche di quella generata partendo da altri scarti o sotto prodotti agro industriali. Questa scoperta è stata realizzata dalla Business Unit RAF (Recovery and Fermentation) nella nuova sede di Bio-on plants a Castel San Pietro Terme, Bologna.

Come noto, tutte le bioplastiche Minerv PHAs (poli-idrossi-alcanoati) sono ottenute da fonti vegetali rinnovabili (ed ora anche lipidiche), senza alcuna competizione con le filiere alimentari, garantiscono le medesime proprietà termo-meccaniche delle plastiche tradizionali col vantaggio di essere completamente ecosostenibili e biodegradabili al 100% in modo naturale. In più offrono possibilità di applicazione, anche del tutto inedite, in settori dove la plastica tradizionale non è utilizzata.

Informazioni per la stampa: Simona Vecchies +393351245190 – press@bio-on.it – Twitter @BioOnBioplastic

Bio-on S.p.A.

Bio-on S.p.A., an Italian Intellectual Property Company (IPC), operates in the bioplastic sector conducting applied research and development of modern bio-fermentation technologies in the field of eco-sustainable and completely naturally biodegradable materials. In particular, Bio-on develops industrial applications through the creation of product characterisations, components and plastic items. Since February 2015, Bio-on S.p.A. has also been operating in the development of natural and sustainable chemicals for the future. Bio-on has developed an exclusive process for the production of a family of polymers called PHAs (polyhydroxyalkanoates) from agricultural waste (including molasses and sugar cane and sugar beet syrups). The bioplastic produced in this way is able to replace the main families of traditional plastics in terms of performance, thermo-mechanical properties and versatility. Bio-on PHAs is a bioplastic that can be classified as 100% bio-based, certified by USDA (United States Department of Agriculture), and completely biodegradable, certified by Vincotte. The company's strategy envisages the marketing of licenses for PHAs production and related ancillary services, the development of R&D projects (also through new collaborations with universities, research centers and industrial partners), as well as the realisation of industrial plants designed by Bio-on.

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