Eni: ancora minacce da caos libico (MF)
21 Settembre 2018 - 9:13AM
MF Dow Jones (Italiano)
La situazione in Libia è ancora lontana dalla normalità.
Stavolta a riaccendere la miccia sono state addirittura le milizie
assoldate dalla compagnia di Stato Noc (National oil company) per
garantire la sicurezza degli impianti petroliferi. Un gruppo di
miliziani ha occupato l'aeroporto che serve il giacimento di Wafa,
dove opera Eni attraverso la jv Mellitah Oil & Gas. Noc ha
dovuto annunciarne la chiusura, denunciando la volontà delle
guardie petrolifere ribelli di paralizzare l'attività del
giacimento.
Il blitz, si legge su MF, è arrivato in un momento cruciale per
lo sviluppo di Wafa. Per la fine dell'anno Eni ha in programma la
perforazione e l'allacciamento di altri due pozzi produttivi nel
giacimento e l'upgrading degli impianti di trattamento del gas, per
aumentare la produzione. La rivolta delle milizie all'interno del
Petroleum Facilities Guard, secondo fonti libiche, punta a mettere
spalle al muro Noc per costringerla a versare più soldi. Bloccare
l'aeroporto, infatti, significa fermare tutte le attività,
bloccando la produzione di greggio e le forniture di gas da Wafa
alla centrale elettrica di Al Ruwais, una delle principali del
Paese.
Nel suo comunicato, diffuso ieri pomeriggio, Noc ha escluso
qualsiasi negoziazione con i miliziani ribelli: «Denunceremo l'atto
criminale e irresponsabile che danneggia la nostra economia».
Secondo il Dipartimento del Tesoro Usa, la Libia ha già perso 1,4
miliardi di dollari a causa dei recenti scontri nell'area di
Tripoli. Il giacimento di Wafa produce circa 40 mila barili di
petrolio al giorno, oltre a 400 milioni di piedi cubi di gas
naturale destinati ai consumi locali. L'attacco all'aeroporto
arriva proprio mentre la Libia ha ripreso le attività di
esportazione verso gli Stati Uniti, interrotte per la chiusura dei
porti duranti gli scontri a fuoco di inizio settembre. Quattro
petroliere, una delle quali operata in charter da Eni , sono
partite due giorni fa da Sidra e Mellitah per consegnare oltre 2
milioni di barili negli Usa. Attraccheranno nei porti di
Philadelphia, New York e Houston. La consegna gestita da Eni , in
particolare, conta 600 mila barili.
red/fch
(END) Dow Jones Newswires
September 21, 2018 02:58 ET (06:58 GMT)
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