Quasi un plebiscito a favore dei mutui a tasso fisso nel terzo trimestre dell'anno, scelto dall'83,6% dei richiedenti, oltre l'1% in più rispetto al secondo trimestre dell'anno in corso. Ancora più rilevante è il dato sulle erogazioni che arrivano all'87,2%, oltre 2 punti percentuali in più del precedente valore.

E' quanto emerge da una indagine condotta da MutuiOnline.it, secondo cui quella dei tassi è stata negli ultimi mesi una discesa fino a ulteriori minimi storici, quasi a voler approfittare del momento ancora favorevole mentre ci si avvicina sempre più al probabile termine delle misure espansive della BCE. Le crescenti incertezze legate alla politica economica interna, poi, contribuiscono a spingere gli italiani, popolo di risparmiatori nati, ad abbassare ulteriormente la propria propensione al rischio e preferire la soluzione di mutuo che meglio abbina convenienza e sicurezza.

La ricerca rileva che nel terzo trimestre rileva il primo lieve aumento del tasso fisso medio, dall'1,80% all'1,90%, mentre quello variabile recupera un irrilevante 0,01%, arrivando a segnare lo 0,80%. E se nel primo caso l'aumento è da imputarsi all'Eurirs (il tasso interbancario di riferimento usato per valutare l'andamento delle operazioni finanziarie a tasso fisso sottoscritte con banche e istituti finanziari), passato quello a 10 anni a segnare 0,96% da 0,91% e quello a 20 anni da 1,43% a 1,47%, nel caso del tasso variabile l'Euribor continua a restare immobile ormai da due anni a questa parte. Nulla però modifica la solida popolarità del tasso fisso, che le banche spingono in modo da attrarre più clientela a costi comunque vantaggiosi e a condizioni più facilmente sostenibili per i clienti stessi.

Il mercato continua a performare brillantemente, registrando un aumento dell'importo medio richiesto ora a 128.981 euro (era 128.604 nel secondo trimestre) e dell'erogato da 123.839 euro a 124.795 euro. Come nel trimestre precedente, nella fascia dai 50.000 ai 150.000 euro si concentra circa il 70% sia delle richieste che delle erogazioni.

Calano le surroghe richieste di oltre due punti percentuali, che arrivando al 48,1% lasciano spazio ai mutui prima casa, cresciuti di due punti netti e ora al 41,7% sul totale del campione rilevato dall'Osservatorio. Per la domanda, recupera quasi due punti la durata più lunga, dai 30 ai 40 anni (22,4%), ma resta prevalente quella dei 20 anni con il 32,8% delle richieste. Spostandoci sull'offerta, a recuperare ben 8 punti percentuali sono i 20 anni, adesso al 38,6% sul totale del campione.

com/lab

 

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October 05, 2018 08:40 ET (12:40 GMT)

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