I distretti piemontesi hanno chiuso il primo semestre dell'anno registrando una crescita tendenziale dell'export pari al 3,1%, registrando pertanto una progressione superiore rispetto al dato a livello nazionale (+2,8%).

Il risultato positivo di periodo, si legge nel consueto Monitor a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, è dovuto principalmente alle buone performance conseguite nei primi tre mesi dell'anno, mentre nel secondo trimestre i distretti piemontesi hanno accusato una flessione dello 0,7% (corrispondente a 16 milioni di euro).

Per la prima volta dopo due anni, i distretti piemontesi hanno registrato un risultato negativo e sotto la media dei distretti italiani, che nel complesso hanno visto aumentare le esportazioni del 3,1% tra aprile e giugno. Anche l'export del manifatturiero piemontese è cresciuto di più rispetto ai distretti piemontesi nel secondo trimestre (+0,4%).

In particolare, rileva lo studio, sui distretti piemontesi ha pesato il calo di export dell'Oreficeria di Valenza (-123 mln euro), escludendo la quale l'andamento delle esportazioni dei distretti industriali piemontesi sarebbe stato migliore: +5,2% considerando l'intero primo semestre 2018 e +6,9% considerando il solo secondo trimestre.

Il secondo trimestre si è rivelato brillante per i Vini delle Langhe, Roero e Monferrato (+20,2%) e per i Dolci di Alba e Cuneo (+15,4%). Molto bene in termini di esportazioni anche i Frigoriferi industriali di Casale Monferrato (+7,4%). A pari merito il Tessile di Biella e il Riso di Vercelli, entrambi con una crescita di export del 3,3%. Lieve incremento per le esportazioni di Rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia (+1,8%). Sostanziale stabilità si rileva per le esportazioni di Caffè, confetterie e cioccolato torinese (-0,5%). Di poco negativo l'andamento delle esportazioni del distretto della Nocciola e frutta piemontese (-4,3%), dopo un 2017 particolarmente difficile. Export in calo più marcato per i Casalinghi di Omegna (-7,4%), per l'Oreficeria di Valenza (-18,6%) e per le Macchine tessili di Biella (-27,3%).

L'analisi per mercato di sbocco evidenzia un quadro a luci e ombre. Le esportazioni dei distretti piemontesi sono cresciute dell'1,2% verso i nuovi mercati, mentre hanno segnato un arretramento dell'1,4% verso i mercati tradizionali, principalmente a causa del calo delle esportazioni dell'Oreficeria di Valenza in Francia. Al netto dei rapporti commerciali con la Francia, infatti, la variazione percentuale tendenziale delle esportazioni dei distretti industriali piemontesi nel secondo trimestre 2018 verso i mercati maturi è stata del 7,6%.

La Svizzera è stato il mercato verso il quale le esportazioni sono cresciute di più (+31 milioni di euro), a seguire Regno Unito (+23 milioni di euro), Germania (+13 milioni di euro), Canada (+10 milioni di euro), Polonia, Belgio, Australia e Russia.

Tra i mercati che hanno registrato i cali maggiori di esportazioni da parte dei distretti piemontesi, oltre alla Francia (-115 milioni di euro), ci sono Austria (-15 milioni di euro), Taiwan, Emirati Arabi Uniti e Cina.

Le prospettive per la seconda parte dell'anno, conclude l'indagine, rimangono favorevoli per i distretti piemontesi, pur in un quadro di rallentamento del commercio mondiale e di elevata incertezza legata alle tensioni geo-politiche presenti sui mercati internazionali.

com/ofb

 

(END) Dow Jones Newswires

October 15, 2018 05:28 ET (09:28 GMT)

Copyright (c) 2018 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Intesa Sanpaolo
Grafico Azioni Intesa Sanpaolo (BIT:ISP)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Intesa Sanpaolo