Lavoro: Bonomi; no a promesse elettorali scassa bilancio
18 Ottobre 2018 - 11:28AM
MF Dow Jones (Italiano)
"Scegliamo dove allocare le scarse risorse pubbliche a
disposizione seguendo un metodo preciso e condiviso. Convogliamole
verso le scelte che vengono stimate come più rilevanti per
accrescere il prodotto potenziale, in calo purtroppo da anni. È
questo il metodo per ottenere comprensione e sostegno sui mercati e
in Europa. Non quello delle promesse elettorali, scassa bilancio e
di scarso impatto su crescita e lavoro".
E' quanto sostiene il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi
in occasione dell'Assemblea generale dell'associazione.
Nel dettaglio Bonomi cita il "Decreto Dignità, che secondo i
primi dati attualmente disponibili col suo regime di causali
obbligatorie e aumento dei costi esercita esattamente gli effetti
contrari alla conferma dei contratti, effetti paventati da
Confindustria e tutte le associazioni d'impresa senza eccezioni. Ma
rimaste inascoltate".
La prima svolta è sull'idea stessa del lavoro. "Lo sforzo
culturale da compiere su questo terreno", secondo Bonomi "è
immenso: dobbiamo come imprese darci un compito preciso: descrivere
nelle scuole e nelle università che cosa è il lavoro oggi. Non ha
più senso l'antica separazione tra lavori manuali e lavori
intellettuali. Le competenze richieste dalle nuove tecnologie e dai
nuovi modelli organizzativi disegnano sempre nuovi intrecci tra
capacità tecnica di gestione di macchinari e di processi. Per
questo noi vogliamo cambiare l'Italia dal basso, attraverso i
contratti. Senza intromissioni da parte della politica. Insieme ai
nostri collaboratori e ai loro sindacati. Perché attraverso i nuovi
contratti aziendali si crea fiducia nelle nuove competenze, si
dimostra che le nuove tecnologie creano lavori e saperi nuovi, si
afferma ed estende il welfare aziendale, si promuove la formazione
continua che è un nuovo fondamentale diritto/dovere dei lavoratori
ed è leva per la crescita di tutte le imprese. Ed è così che cresce
la produttività".
"È una visione antitetica a quella che vediamo oggi diffondersi
- ha continuato Bonomi -. e allora diciamolo. I 9 miliardi del
reddito di cittadinanza destiniamoli invece a un Fraunhofer
italiano della ricerca per l'industria e la manifattura. Sullo
stesso modello del 30% di finanziamento pubblico e del 70% a carico
delle imprese, come in Germania. Negli anni, si tradurrebbe in un
balzo della produttività, dell'occupabilità dei giovani e del
trasferimento tecnologico alle imprese, immensamente più utile di
qualunque sussidio pubblico slegato dall'idea di un reddito da
lavoro", ha concluso.
lab
laura.bonadies@mfdowjones.it
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1811:13 ott 2018
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October 18, 2018 05:13 ET (09:13 GMT)
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