E' in corso un rimbalzo a Wall Street grazie alle buone trimestrali dopo le consistenti vendite di ieri e nonostante diverse notizie negative in arrivo da vari scenari. Il Dow Jones sale dello 0,61%, mentre l'S&P 500 dello 0,74%. In luce il Nasdaq Composite con un incremento dell'1%.

"I fondamentali dell'economia sono ancora solidi e gli utili societari sono ancora forti", puntualizza Quincy Krosby, capo strategist di Prudential Financial.

La stagione delle trimestrali continua a dare motivi di ottimismo al mercato. Oggi è stato il turno di Procter & Gamble (+8,15%), che ha registrato nel 1* trimestre fiscale un utile netto di 3,2 miliardi di dollari, pari a 1,22 usd ad azione, in aumento rispetto ai 2,85 mld usd (1,06 usd ad azione) dello stesso periodo dello scorso anno. L'Eps adjuested si è attestato a 1,12 usd ad azione, al di sopra del consenso degli economisti contattati da Refinitiv che se lo aspettavano a quota 1,09.

Il sentiment globale è però indebolito dallo scontro tra il governo italiano e la Commissione Europea sulla prossima legge di Bilancio di Roma, intensificatosi ieri con la consegna da parte del commissario Pierre Moscovici al ministro dell'Economia Giovanni Tria di una lettera in cui Bruxelles chiede chiarimenti sulla manovra, che viene definita "una deviazione senza precedenti nella storia del Patto di stabilitá e di crescita".

Wall Street non sembra influenzata dai deludenti dati sulla crescita economica cinese, che ha rallentato nel terzo trimestre 2018 sui minimi da inizio 2009, in piena crisi finanziaria globale. Nel dettaglio il prodotto interno lordo del Paese asiatico è cresciuto del 6,5% su base annuale nel 3* trimestre, sotto al +6,6% a/a previsto dagli economisti contattati dal Wsj.

In Asia c'è "preoccupazione per il crescente conflitto commerciale tra gli Usa e la Cina, oltre che per il continuo deprezzamento dello yuan", spiega Sophie Huynh, cross-assets strategist di Societe Generale, secondo cui tuttavia "a medio termine siamo rialzisti sulla Cina e consigliamo di mantenere nel portafoglio gli asset cinesi". Infatti "la graduale integrazione di azioni e obbligazioni cinesi nei benchmark mondiali dovrebbe fornire un supporto alle valutazioni, e l'economia cinese fornirá un ancoraggio agli altri mercati emergenti", conclude l'esperta.

Infine sul fronte macroeconomico le vendite di unitá abitative esistenti negli Usa sono calate del 3,4% a livello mensile a settembre a 5,15 mln di unitá, deludendo il consenso (5,34 mln). Il prezzo mediano di vendita a livello nazionale si è attestato a 258.100 usd, in aumento del 4,2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Lo stock di case invendute è invece a 4,4 mesi.

Sul fronte valutario, il cross euro/usd è a 1,1478.

Sull'obbligazionario il Treasury biennale ha un rendimento del 2,879%, mentre il decennale è al 3,195%.

alb/lus

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October 19, 2018 10:52 ET (14:52 GMT)

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