Lo spread da troppi giorni attorno a quota 300 fa alzare l'attenzione sulle banche. Bce e Bankitalia sono in campo per tenere sotto stretta osservazione le due voci più delicate dello stato di salute degli istituti: la liquidità e gli indici patrimoniali, sotto pressione per il deprezzamento dei titoli di Stato.

La Bce dalla scorsa settimana, secondo quanto risulta al Messaggero, ha organizzato più conference call con le banche significant, vale a dire Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Ubi, Mps, Mediobanca, Carige, Bper, Pop Sondrio, Credem, Iccrea. E ha fatto sapere che queste verifiche settimanali si protrarranno. Un paio di volte la settimana, invece, questi istituti, ma anche gli altri della fascia intermedia, devono comunicare a Bankitalia lo stato della loro liquidità. Un doppio check dei regolatori sulle condizioni delle banche che possono avere finalità diverse. Il livello Lcr (Liquidity coverage ratio) prescrive che l'istituto abbia attivi liquidi di alta qualità non vincolati, composti da contanti e attività subito convertibili in cash per soddisfare un bisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni in uno scenario di stress predefinito dall'Autorità. Questo indicatore che doveva essere maggiore del 60%, ora dev'essere più alto del 100%.

pev

 

(END) Dow Jones Newswires

October 23, 2018 02:32 ET (06:32 GMT)

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