Gran parte delle obbligazioni bancarie detenute dalle famiglie scadrà entro il 2020. In assenza di nuovi acquisti la loro quota, oggi del 2%, scenderebbe a meno dell'1% della ricchezza finanziaria. Trascurabile è il peso delle obbligazioni subordinate detenute dalle famiglie, oggi sotto lo 0,5% della ricchezza finanziaria.

E' quanto emerge da uno studio di Bankitalia sulla ricchezza delle famiglie italiane. All'inizio degli anni duemila le crisi di emittenti sovrani (Argentina) e di imprese (Cirio e Parmalat), e la necessità di finanziare l'espansione del credito - soprattutto a medio e a lungo termine - hanno ulteriormente sospinto la domanda e l'offerta di obbligazioni bancarie: esse sono arrivate a superare il 10% della ricchezza delle famiglie nel 2011. Negli ultimi anni le obbligazioni bancarie hanno invece perso di peso, a causa della scomparsa dei benefici fiscali nel 2012 e nel 2014; hanno anche inciso la contrazione dell'offerta dei titoli da parte delle banche, vista la dinamica lenta del credito, e l'entrata in vigore delle regole sul bail-in.

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(END) Dow Jones Newswires

November 07, 2018 11:47 ET (16:47 GMT)

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