Nei primi nove mesi dell'anno, doBank ha riportato un utile netto in crescita tendenziale del 29% a 34,8 milioni di euro e ricavi lordi in aumento dell'11% a 161,9 milioni.

L'Ebitda, si legge in una nota, è migliorato del 30% a/a a 54,4 milioni, mentre la posizione finanziaria netta è positiva ma in calo a 37,5 milioni - dai 38,6 mln registrati a fine 2017 - dopo il pagamento di 30,9 mln di dividendi.

Il valore lordo di libro delle masse gestite è inoltre salito a 83,5 miliardi rispetto ai 76,7 mld registrati a fine dicembre dello scorso anno, grazie in particolare a nuovi mandati di servicing per in controvalore di oltre 12 miliardi di euro.

Per quanto riguarda gli indicatori patrimoniali, il Cet1 a fine periodo si attesta al 29,1%, in rafforzamento rispetto al 26,4% riportato al termine dello scorso anno.

Per quanto riguarda i prossimi mesi, grazie all'ottenimento di nuovi mandati di gestione per un ammontare compreso tra 15 e 17 mld e il miglioramento dell'efficienza operativa, doBank prevede di raggiungere incassi superiori a due miliardi di euro e - anche per il contributo dei servizi ancillari - ricavi lordi per oltre 230 milioni di euro. Si

prevede inoltre che la crescita dei ricavi sarà accompagnata da un'espansione della marginalità operativa, un'elevata generazione di cassa e un dividend payout pari almeno al 65% dell'utile netto consolidato ordinario.

"I risultati del terzo trimestre dimostrano la resilienza del business model di doBank, con incassi e profittabilità in forte aumento, e provano la solidità e l'efficacia della nostra operatività, pur in uno scenario macroeconomico incerto. Proseguiamo nell'esecuzione del nostro Business Plan confermandone gli obiettivi 2018 - 2020", ha dichiarato nella nota l'a.d., Andrea Mangoni.

com/ofb

 

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November 09, 2018 08:48 ET (13:48 GMT)

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