L'agenzia tedesca Scope Rating ha tagliato il giudizio sull'Italia a BBB+ e cambiato l'outlook a stabile. La mancanza di un programma coerente per affrontare le debolezze strutturali e la preoccupazione per la sostenibilità del debito sono stati i motivi per il declassamento, mentre la presenza di un surplus primario e la possibilità di accesso ai sostegni europei sono alla base dell'outlook.

Ora, si legge su milanofinanza.it, tutte e quattro le agenzie hanno ridotto il giudizio del Paese a tripla B, a filo fra investment grade e junk (spazzatura). Per Fitch l'Italia è BBB con outlook negativo, per Moody's Baa3 con outlook stabile, per S&P è BBB con outlook negativo. Se il giudizio del Paese finisce in area junk, facendo un doppio salto per tutte e quattro le agenzie, l'Italia non può più essere aiutata dalla Bce, così come accadde alla Grecia. Interverrebbero in quel caso, e solo su richiesta del Paese, le OMT, le Outright Monetary Transactions (transazioni monetarie dirette), il programma anti-spread annunciato nel 2012 da Mario Draghi. Consiste nell'acquisto di titoli di Stato (a breve termine) sul mercato secondario, con lo scopo di ridurre le pressioni derivate dallo spread e placare i timori sui mercati finanziari.

Scope Ratings Gmbh, sede a Berlino e Francoforte, ha declassato il debito a lungo termine e quello senior unsecured a BBB+ (era A-) e ha quindi declassato il rating a breve a S-2 dal precedente S-1 in base a due motivi. Il primo riguarda l'allineamento della politica in Italia a favore di gruppi definiti "anti-establishment", che alzano l'incertezza politica e strategica, con sviluppi che potrebbero persistere a lungo termine, così come difficilmente può prendere forma un'agenda coerente nell'affrontare le sfide strutturali dell'Italia.

La combinazione di Lega e M5S per il 60% delle intenzioni di voto nei sondaggi suggerisce una longevità di una posizione più populista nel processo decisionale italiano, scrive Scope. E il 32,5% delle attuali intenzioni di voto (rispetto al 17,4% nelle elezioni di marzo), va alla Lega, il partito in una posizione di forza per guidare un nuovo governo di centrodestra.

La seconda ragione del taglio riguarda il programma politico dell'attuale amministrazione Movimento Cinque Stelle-Lega, che ha avviato una serie di riforme fiscali, pensionistiche ed economiche. Sebbene non vi sia certezza del modo e della misura in cui molte riforme saranno messe in pratica, spiega Scope Rating, il bilancio espansionistico del governo e lo scontro con l'Ue hanno messo in evidenza condizioni macro-finanziarie, tassi di mercato e problemi di sostenibilità preesistenti del debito.

Il downgrade a BBB+ riflette i cambiamenti nelle valutazioni di Scope nelle categorie di "rischio finanziario pubblico" e "rischio economico domestico". L'outlook stabile considera i punti di forza di credito in Italia compresa l'appartenenza all'area dell'euro e la probabilità di sostegno multilaterale in scenari di crisi gravi, un track record di avanzi primari e di una struttura del debito favorevole, un'economia diversificata e il debito privato moderato. Scope osserva che l'Italia e l'Europa stanno cercando di scendere a compromessi sulle violazioni da parte dell'Italia delle regole del bilancio dell'Ue, con segnali costruttivi tra cui le attuali discussioni sulla riduzione dell'obiettivo di disavanzo del 2,4% del pil al 2019.

L'agenzia tedesca mette a confronto l'obiettivo di disavanzo di bilancio del governo pari al 2,4% del pil nel 2019 (attualmente in discussione) con le previsioni della Commissione europea, che ha stimato un deficit in Italia per il 2019 del 2,9% del pil (dopo l'1,8% nel 2018), con una crescita dell'1,2% del pil (dati del governo) in strutturale peggioramento.

red/alb

 

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December 10, 2018 09:06 ET (14:06 GMT)

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