Fisco: Gdf Bologna arresta 10 persone e sequestra 7,4 mln
12 Dicembre 2018 - 01:15PM
MF Dow Jones (Italiano)
Nell'ambito dell'operazione "Pietra Filosofale" i finanzieri del
Comando Provinciale di Bologna hanno eseguito in Emilia Romagna,
Toscana, Abruzzo e Basilicata 10 ordinanze di custodia cautelare (7
in carcere e 3 agli arresti domiciliari), nonché numerose
perquisizioni locali e personali. Sono inoltre in fase di
esecuzione quattro "mandati di arresto europei" in Romania e
Turchia. I provvedimenti restrittivi riguardano un articolato
sodalizio criminale dedito ad attività illecite in Italia ed in
Europa, i cui responsabili sono indagati per associazione a
delinquere, riciclaggio di proventi illeciti e ricettazione con
l'aggravante del reato transnazionale.
Contestualmente è in corso il sequestro preventivo per
equivalente dei beni e delle disponibilità finanziarie degli
indagati e delle società agli stessi riconducibili per un ammontare
complessivo di 7,4 milioni di euro. Le prove dell'esistenza
dell'organizzazione criminale che è risultata composta, a vario
titolo, da 29 soggetti di diverse nazionalità (italiani, turchi,
cinesi e rumeni), sono state acquisite dai militari del I e II
Gruppo Bologna, nel corso di complesse indagini anche di natura
tecnica che si sono sviluppate nell'arco di oltre due anni. Al
vertice dell'associazione un cittadino turco (classe 1968) che
utilizzando, tra gli altri, lo scalo aeroportuale "G. Marconi" di
Bologna, raggiungeva la Toscana per raccogliere il denaro contante
derivante presumibilmente da evasione fiscale di imprenditori
cinesi del Pratese. Il denaro veniva impiegato poi per l'acquisto
di oro, di dubbia provenienza, da compiacenti imprenditori
dell'Aretino. Il metallo prezioso così raccolto veniva infine
occultato nei bagagli da stiva dello stesso soggetto o di suoi
complici ed esportato in Turchia o altri paesi esteri (tra cui la
Spagna e la Grecia) dove veniva immesso nei mercati ufficiali del
settore. Il ricavato, confluito sui conti correnti delle società
turche riconducibili all'indagato, veniva quindi trasferito ad
imprese rumene collegate allo stesso, per poi essere spostato su
conti di società di comodo del Regno Unito costituite dagli stessi
imprenditori cinesi che ne avevano originato la provvista.
Nel corso delle indagini le Fiamme Gialle bolognesi hanno
sottoposto a sequestro oltre 70 chilogrammi di oro puro per un
valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro, nonché denaro
contante per quasi 1,5 milioni di euro. Nel corso delle
perquisizioni è stato inoltre rinvenuto denaro contante per oltre
260.000 euro, anche questo sottoposto a sequestro.
pev
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December 12, 2018 07:00 ET (12:00 GMT)
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