Chiusura negativa per piazza Affari e le altre borse europee, che hanno accelerato al ribasso nel pomeriggio dopo l'apertura di Wall Street.

Il Ftse Mib a fine giornata cede l'1,15% con uno spread poco mosso in area 269 punti base.

Resta sullo sfondo la questione dei rapporti commerciali tra Usa e Cina, mentre si attende la Fed che mercoledì annuncera' la decisione sui tassi.

Sul fronte macro Usa, l'indice Empire State Manufacturing è sceso a 10,9 punti a dicembre da quota 23,3 di novembre, nettamente al di sotto del consenso degli economisti a quota 21,5 punti.

Il sotto-indice relativo ai nuovi ordini si è attestato a 14,5, in calo rispetto a quota 20,4 di novembre, mentre quello sull'occupazione è salito a 26,1 punti dai 14,1 del mese precedente. Infine, il sotto-indice sui prezzi è sceso a 12,8 punti dai 13,1 di novembre.

Intanto dall'Eurozona l'indice dei prezzi al consumo, secondo la lettura definitiva, è salito dell'1,9% a/a, meno delle previsioni del consenso e del dato preliminare (+2% a/a). Inoltre, su base mensile, sempre a novembre, l'inflazione è diminuita dello 0,2%, in questo caso come da attese e lettura preliminare.

Per quanto riguarda l'Italia, fonti del Tesoro hanno riferito che è stato inviato a Bruxelles un nuovo schema della Manovra. Il documento, che fissa il rapporto deficit/Pil al 2,04% rispetto all'iniziale 2,4%, punta a raccogliere le correzioni arrivate dalla Ue, evitando in questo modo l'apertura di una procedura di infrazione per debito eccessivo.

Inoltre, è ancora sul banco la questione della Brexit. Questa settimana continueranno a Bruxelles le discussioni tra i rappresentanti del Regno Unito e dell'Unione Europea, nel tentativo di raggiungere un'intesa su un accordo di divorzio che possa essere piú facilmente approvato dal Parlamento inglese, che votera' in merito a gennaio.

A piazza Affari chiudono in rosso i bancari: Bper -1,95%, Intesa Sanpaolo -2,04%, Ubi B. -2,33%, Unicredit -2,39% e B.Bpm -2,69%. Sullo Star negativa B.Ifis (-4,46%) mentre tra le mid cap B.Carige cede il 6,25% e B.Mps, l'1,62%.

Debole anche B.Generali (-1,05% a 18,93 euro) nonostante Banca Akros abbia alzato il prezzo obiettivo da 22 a 23,5 euro, confermando la raccomandazione accumulate.

In netto calo, tra le azioni del comparto oil e dell'oil service Saipem, che cede il 6,55%, seguita da Eni (-1,33%) e Tenaris (-1,32% a 9,86 euro) su cui Mediobanca Securities ha ridotto il prezzo obiettivo da 19,8 a 15,5 euro.

In controtendenza Mediaset (+2,05% a 2,59 euro) su cui Mediobanca Securities ha confermato la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 3,5 euro.

Infine nel comparto di lusso, dopo un'apertura positiva in scia alla promozione a overweight da parte di Morgan Stanley, ha ceduto Moncler l'1,92%, penalizzata con tutto il lusso dal profit warning di Asos.

Sull'Aim Italia debutto positivo per Powersoft (+7,96%) su cui Banca Finnat ha avviato la copertura con rating buy.

Ottima performance anche per Masi (+8,78%) che chiude il 2018 conquistando nuovi riconoscimenti dalle riviste di settore.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

December 17, 2018 11:48 ET (16:48 GMT)

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