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Piazza Affari chiude in negativo insieme alle altre Borse europee, in una giornata in cui a pesare è stata la decisione della Fed, che ha aumentato nuovamente i tassi per il 2018 di 25 punti base, segnando il quarto incremento dell'anno.

A fine gionata, il Ftse Mib cede l'1,93% con uno spread poco mosso in area 250 punti base.

Sul fronte dei dati macro Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono salite di 8.000 unitá a quota 214.000 rispetto alla scorsa settimana (215.000 unitá il consenso degli economisti contattati). La media mobile nelle ultime quattro settimane, considerata piú attendibile dal mercato perchè meno volatile, è a 222.000 unitá, in discesa di 2.750 unitá rispetto al dato di sette giorni fa.

Intanto, il superindice degli Stati Uniti è aumentato dello 0,2% a livello mensile a novembre, una lettura leggermente superiore al consenso degli economisti, che si aspettavano un rialzo dello 0,1%. Inoltre la componente coincident è cresciuta dello 0,2% e quella lagging è salita dello 0,4%.

A piazza Affari dopo i rialzi di ieri, hanno perso terreno i bancari: Bper -1,9%, Banco Bpm -2,59%, Ubi B. -3,35%, Intesa Sanpaolo -3,67% e Unicredit -5,01%. Tra le mid cap B.Mps perde lo 0,83% mentre B.Carige cede l'11,76% dopo il recupero di ieri (+30,77% in chiusura).

Segno meno anche per le azioni del comparto oil e oil service: Saipem perde il 4,57% dopo il recupero di ieri (+3,74% in chiusura) seguito da Tenaris (-4,31%) e Eni (-0,89%).

Tra le blue chip, in una giornata negativa per tutta Milano, hanno resistito Recordati (+1,54%), S.Ferragamo (+1,1%), A2A (+0,71%) e Enel (+0,47%).

Bene Geox (+8,45% a 1,232 euro) su cui Mediobanca Securities ha alzato la raccomandazione da underperform a neutral, con prezzo obiettivo abbassato da 1,9 a 1,3 euro.

Ottima performance per Ovs (+11,14%). Secondo le ultime indiscrezioni due cordate starebbero studiando un nuovo assetto, ma senza per il momento ipotizzare un'opa. Ci sarebbe una cordata formata da 3-4 imprenditori italiani liquidi che si vorrebbero fermare sulla soglia del 25%: potrebbe esserci Tip. E poi ci sarebbe Temasek, il fondo sovrano di Singapore che torna a valutare un investimento in Italia.

Sull'Aim Italia, chiude invariata Finlogic. La società ha sottoscritto un accordo per il 1% di Smart Lab industrie 3d Srl, societá partecipata dai fratelli Aldo e Leonardo Pisanello e di Rita Pascazio.L'operazione prevede l'impegno di Finlogic ad acquistare una quota del 20% da Pascazio per 30 mila euro e a sottoscrivere un aumento di capitale pari a 50 mila euro, così da raggiungere il 51% del capitale della societá.

lpg

(END) Dow Jones Newswires

December 20, 2018 11:54 ET (16:54 GMT)

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