Ultima seduta della settimana in calo per piazza Affari (-0,97%) mentre hanno chiuso poco mosse le altre borse europee. Volatile invece Wall Street.

Segno più per Dow Jones e S&P500 nonostante sul mercato continuino a pesare i timori di uno shutdown dell'amministrazione Trump e il pessimismo riguardo alla ripresa dell'economia globale. Focus sulle parole del presidente della Fed di New York.

"La Federal Reserve potrebbe decidere di modificare la politica di rialzi dei tassi e di rivedere la riduzione di bilancio nel 2019, nel caso in cui l'economia statunitense cominciasse a rallentare", ha evidenziato John Williams. "Durante il prossimo anno, faremo particolare attenzione all'andamento del mercato e ai dati, così saremo pronti a correggere il nostro outlook", ha precisato il banchiere centrale.

Sul fronte macroeconomico, la crescita del Pil Usa, nella lettura definitiva del terzo trimestre, è stata rivista leggermente al ribasso dal 3,5% al 3,4% (+3,5% il consenso degli economisti). Il dato è in rallentamento rispetto all'incremento del 4,2% del 2* trimestre.

Gli ordini di beni durevoli invece, secondo la lettura preliminare di novembre, sono saliti dello 0,8% a livello mensile, meno del consenso degli economisti, che si aspettavano un aumento dell'1,2% m/m.

Infine, l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato

dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura definitiva di dicembre,

si è attestato a 98,3 punti, al di sopra della stima preliminare a

quota 97,5 punti e delle attese del consenso a 97,4 mentre le spese personali per consumi sono aumentate dello 0,4% a livello mensile a novembre, piú di quanto previsto dal consenso degli economisti (+0,3% m/m). Il dato di ottobre inoltre è stato rivisto al rialzo al +0,8% m/m dal +0,6% m/m.

A piazza Affari giú i bancari: Unicredit -3,8%, Banco Bpm -2,75%, Bper

-0,75%, Ubi B. -2,01%, Mediobanca -2,44% e Intesa Sanpaolo -1,69%.

In controtendenza B.Carige (+6,67%) che in attesa dell'assemblea di domani, ha raggiunto un accordo con Chenavari per procedere al closing della cessione dell'80,1% delle azioni di Creditis entro il 28 marzo prossimo. B.Mps +2,63%.

Nel comparto oil e oil service poco mosse Eni (-0,36%), Saipem (-0,55%) e Tenaris (+0,17%).

In rosso infine Tim (-3,81%), Leonardo (-3,25%) e Fca (-3,19%). Giù pure Campari (-2,29%) e Cnh I. (-2,47%) mentre hanno chiuso in forte ascesa B.Mediolanum (+5,24%), Stm (+2,57%) e Recordati (+2,19%).

In luce nel resto del listino Salini Impregilo (+4,98%) e Astaldi (+11,5%).

Bene anche Tas (+15,08%) che ha sottoscritto un accordo con le banche finanziatrici per cancellare l'indebitamento finanziario e uscire così anticipatamente dal piano di risanamento con il supporto di Illimity-Banca Interprovinciale.

Sull'Aim Italia da segnalare infine Gpi (+3,54%). Borsa I. ha disposto, l'inizio delle negoziazioni delle azioni ordinarie e dei warrant su Mta a partire dal 28 dicembre.

fus

 

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December 21, 2018 11:48 ET (16:48 GMT)

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