Piazza Affari termina la sessione confermandosi la migliore in Europa, con il Ftse Mib che ha chiuso a +0,94%.

In calo lo spread sul decennale Btp/Bund che segna a fine giornata quota 262 punti base (275 pb il massimo di oggi).

Anche oggi i riflettori sono stati puntati sui negoziati commerciali tenutisi tra Stati Uniti e Cina, durati un giorno in piú del previsto. Nello specifico, Pechino si è impegnata ad acquistare "una quantitá sostanziale" di prodotti agricoli, energia e altri beni e servizi americani.

Sul fronte macro Usa, nella settimana al 4 gennaio l'indice che misura il volume delle richieste di mutui si è attestato a 362,7 punti, in salita del 23,5% rispetto ai 293,8 della settimana precedente. L'indice di rifinanziamento è invece salito del 35,5% a 987,9 punti (729,9 punti la settimana precedente), mentre quello di acquisto è cresciuto del 16,5% a quota 255,2 punti, rispetto ai 219 punti precedenti.

Per quanto riguarda l'Eurozona, il tasso di disoccupazione si è attestato al 7,9% a novembre dall'8% del mese precedente, il minimo da ottobre 2008. Il dato è migliore rispetto al consenso degli economisti che si attendevano un livello all'8,1%.

A piazza Affari hanno brillato i titoli industriali: Leonardo Spa +1,49%, Ferrari +2,72%, Fca +2,93%, Pirelli +3,04%, Prysmian +3,95%%, Stm +5,36% e Brembo +6,1%.

Bene il comparto oil e oil service: Saipem (+3,42%), Tenaris (+2,98%) ed Eni (+0,92% a 14,25 euro). Su quest'ultima Berenberg ha alzato il rating a buy da hold, tagliando il target price a 17,6 euro da 18,5 euro, mentre Morgan Stanley ha confermato il giudizio a underweight limando il prezzo obiettivo a 14 euro da 14,6.

In evidenza Generali Ass. (+0,92% a 14,81 euro), su cui Kepler Cheuvreux ha alzato il prezzo obiettivo da 17 a 17,5 euro, mentre Societe Generale ha ridotto il target price da 20 a 18,5 euro. Entrambe confermano il giudizio buy.

Contrastati i finanziari: Mediobanca -0,52%, Bper -0,42%, Ubi B. -0,35%, Intesa Sanpaolo -0,15%, Banco Bpm +0,49% e Unicredit (+0,74% a 10,38 euro; Morgan Stanley ha limato il prezzo da 16 a 15,7 euro, con rating overweight).

In calo tra le utility Enel (-0,23% a 5,16 euro) nonostante Credit Suisse abbia alzato il prezzo obiettivo da 6 a 6,5 euro, confermando la raccomandazione outperform. Segno meno anche per Campari (-2,47%) e Tim (-2,03%).

Tra gli altri titoli in rosso Fincantieri (-4,72%). A pesare sull'azione è la notizia che la Commissione europea ha accolto la domanda presentata dalla Francia e dalla Germania che la invitavano a esaminare, alla luce del regolamento sulle concentrazioni, la proposta di acquisizione di Chantiers de l'Atlantique da parte di Fincantieri.

Bene invece Astaldi (+4,92%) che ha ricevuto dal Tribunale di Roma l'autorizzazione a contrarre un finanziamento di 75 mln euro che è funzionale al perseguimento dell'obiettivo della continuitá aziendale "con finalitá ponte fino alla scadenza del termine per il deposito della proposta concordataria definitiva"

Sull'Aim Italia in luce A.Bardolla che ha guadagnano un +15,19%.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

January 09, 2019 11:56 ET (16:56 GMT)

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