Wall Street prosegue in territorio negativo. A pesare sono i dati sulla bilancia commerciale della Cina, risultati peggiori delle attese, che aggravano i timori di un rallentamento della crescita globale. Impatto negativo anche dai conti di Citigroup, che hanno evidenziato un calo dei ricavi.

Il Dow Jones lascia sul terreno lo 0,46%, mentre l'S&P 500 lo 0,47%. Il Nasdaq Composite cede lo 0,64%.

"I dati negativi sul commercio della Cina hanno funzionato come un memento del fatto che l'economia di Pechino e il commercio globale stanno rallentando", commenta Kit Juckes, strategist di Societe Generale.

Sia le importazioni che le esportazioni cinesi sono scese a dicembre, rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, a causa della guerra dei dazi con gli Stati Uniti, che ha indebolito la domanda da parte dei consumatori e delle imprese. Nello specifico, le esportazioni sono calate del 4,4% a/a a dicembre, dopo un aumento del 5,4% nel mese precedente.

Inoltre le importazioni, sempre a dicembre, sono scese del 7,6% a/a, dopo l'incremento del 3% registrato a novembre.

"Non pensiamo ci sia una recessione globale all'orizzonte, ma è innegabile che la crescita mondiale abbia rallentato", commenta Eric Wiegand, senior portfolio manager di Us Bank Wealth Management. Al contempo, lo shutdown del governo federale americano è diventato il piú lungo della storia e gli economisti affermano che potrebbe diminuire l'inerzia positiva della crescita Usa, almeno temporaneamente.

Con lo svanire dell'effetto positivo della riforma fiscale Usa, commenta Nicholas Colas, co-fondatore di DataTrek Research, "le societá dovranno guadagnarsi con i risultati ogni avanzamento dei loro titoli".

In settimana gli investitori monitoreranno anche i risultati trimestrali di alcune della maggiori societá americane, tra cui i giganti bancari. Le ridotte attese sulla crescita globale e i dati sulle vendite nel periodo delle festivitá hanno spinto molte societá Usa a rivedere al ribasso le loro guidance.

Gli analisti "hanno messo un freno alle loro attese sulla crescita degli utili piú bruscamente del solito", commenta Jasper Lawler, head of research di London Capital Group, secondo cui il profit warning di Apple "ha abbassato sostanzialmente le aspettative per tutte le aziende americane". L'esperto sottolinea come sia da aspettarsi una crescita degli utili "di circa il 10%, un dato inferiore al terzo trimestre ma ancora decisamente solida". In generale nel quarto trimestre dovrebbe verificarsi "un primo superamento della spinta dei tagli fiscali sulla dinamica annualizzata degli utili", conclude Lawler.

Sul fronte valutario, l'euro/usd tratta a 1,1470. Sull'obbligazionario, il tasso reale sul T-Note a due anni è del 2,533%, mentre il decennale è al 2.688%.

ele/lus

 

(END) Dow Jones Newswires

January 14, 2019 10:49 ET (15:49 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.