Giornata di cali oggi in Europa con il Ftse Mib che chiude la sessione con un -0,61%. A pesare sul mercato sono stati i dati macro cinesi che hanno evidenziato un calo inaspettato delle esportazioni e importazioni a dicembre, aggravando i timori sul rallentamento della crescita globale.

Sul fronte internazionale, prosegue lo shutdown del Governo Usa, diventato il piú lungo della storia moderna. Il Presidente Usa, Donald Trump, ha giurato di non firmare alcun bilancio a meno che non contenga il finanziamento di 5,7 miliardi di dollari per costruire il muro con il Messico, lasciando 9 delle 15 principali agenzie federali senza fondi del Congresso dal 22 dicembre scorso.

Per quanto riguarda invece l'Eurozona, a novembre la produzione industriale è diminuita dell'1,7% su base mensile e del 3,3% a livello annuale. Il dato congiunturale è significativamente peggiore delle stime del consenso, che si aspettavano un calo dell'1% m/m. Infine, la lettura congiunturale di ottobre è stata rivista al ribasso dal +0,2% m/m al +0,1% m/m.

Sotto i riflettori poi la questione della Brexit: domani si terrá al Parlamento britannico il voto decisivo sull'accordo di divorzio del Regno Unito dall'Ue, il cui esito è incerto.

A piazza Affari giornata negativa per i bancari: Intesa Sanpaolo -1,45%, Unicredit -1,91%, Ubi B. -2,34%, Banco Bpm -2,39%, Bper -3,85%, .

Tra le mid cap in rosso B.Mps (-10,19%). La banca ha comunicato la bozza di decisione Srep, che conferma il livello di Pillar 2 requirement al 3% e riduce la guidance all'1,3%. L'indicazione piú price sensitive, spiega però Equita Sim, riguarda la richiesta di 'implementare, nei prossimi anni (fino alla fine del 2026) un graduale aumento dei livelli di copertura sullo stock di crediti deteriorati in essere alla fine di marzo 2018, secondo una logica complementare alle indicazioni fornite nell'Addendum alle Linee guida della Bce per le banche sui crediti deteriorati (Npl) generati a partire da aprile 2018'. Banca Akros ha di conseguenza tagliato il rating su Mps da buy a neutral.

In netto calo tra gli industriali Leonardo Spa (-2,36%), Brembo (-1,11%), Prysmian (-0,63%) e Pirelli (-0,23%).

In una giornata debole per tutta l'Europa, ha resistito ai cali la Juventus che ha primeggiando tra le blue chip chiudendo a +2,45%. Seguono in territorio positivo Unipolsai (+1,03%), Amplifon (+0,89%), Unipol (+0,85%) e Snam (+0,76%) Tra le utility bene Enel (+0,19% a 5,21 euro), su cui Banca Akros ha alzato il prezzo obiettivo da 5,75 a 6,3 euro, confermando la raccomandazione accumulate.

Positiva anche Tim (+0,2%) nel giorno in cui il Cda ha convocato a

maggioranza un'assemblea dei soci per il prossimo 29 marzo. Sul resto del listino si segnala il +22,76% di Stefanel, che ha proseguito nel movimento positivo di venerdi' (+8,08%).

Sull'Aim Italia, hanno brillato Neurosoft (+35,14%), Gambero Rosso (+20,54%) e Renergetica (+21,21). Enertronica, la cui controllata Elettronica Santerno ha sottoscritto un contratto per la fornitura di 60 MW in Giordania per 2 mln euro, e' salita del +7,95%. Segno meno invece per A.Bardolla (-20,21%) che venerdì aveva chiuso a +20,23%.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

January 14, 2019 11:53 ET (16:53 GMT)

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