Giornata volatile per Piazza Affari con il Ftse Mib che chiude a -0,03% a causa del calo dei bancari.

Dopo un avvio in territorio positivo, grazie alle notizie sul sostegno del governo di Pechino all'economia interna cinese, le piazze europee hanno invertito la rotta a seguito dei dati sul Pil tedesco nel 2018 (+1,5% rispetto al 2,2% realizzato nel 2017), per poi recuperare dopo l'apertura in rialzo di Wall Street.

Sul fronte macro, l'Eurozona ha registrato un surplus commerciale di beni per un valore di 19 mld euro a novembre 2018. Il dato è in contrazione rispetto ai 23,4 mld euro dello stesso mese di un anno fa, ma in salita rispetto ai 14 mld di ottobre 2018. Le esportazioni complessive dell'area euro sono salite a 203 mld euro (+1,9% a/a), mentre le importazioni si sono attestate a 183 mld euro (+4,7% a/a).

Intanto il presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nel suo discorso di fronte al Parlamento Europeo ha sottolineato come la forward guidance sui tassi d'interesse, rinforzata dai reinvestimenti degli asset acquisiti con il Qe, "continuano a fornire il grado necessario di accomodamento monetario per far convergere l'inflazione al nostro target".

Inoltre, supportata dalle misure di politica monetaria della Bce, "l'economia dell'Eurozona si è ripresa con costanza. Abbiamo registrato ormai 22 trimestri consecutivi di espansione economica e ci sono 9,6 milioni di occupati in piú rispetto al secondo trimestre del 2013, il minimo durante la crisi".

Per quanto riguarda gli Usa, i prezzi alla produzione per la domanda finale sono diminuiti dello 0,2% a livello mensile a dicembre, peggio del consenso che prevedeva un calo dello 0,1%. Il dato di novembre è stato confermato al +0,1% m/m. Sempre a dicembre, i prezzi alla produzione core sono diminuiti dello 0,1%, deludendo anche in questo caso il consenso degli economisti che si aspettavano un dato in salita dello 0,2% m/m, mentre quelli per consumi personali sono calati dello 0,2%.

L'indice Empire State Manufacturing elaborato dalla Fed di New York è invece diminuito a 3,9 punti a gennaio da quota 11,5 di dicembre, nettamente al di sotto del consenso degli economisti che si aspettava invece un incremento a 12 punti. Il sotto-indice relativo ai nuovi ordini si è attestato a 3,5, in calo rispetto a quota 13,4 di dicembre, mentre quello sull'occupazione è risultato pari a 7,4 punti dai 17,5 del mese precedente. Inoltre, il sotto-indice sui prezzi è salito a 13,1 punti dai 12,8 di dicembre.

Emerge poi dal Redbook Research Index che le vendite al dettaglio delle catene nazionali Usa nella prima settimana di gennaio sono salite dell'1,7% a livello mensile. Rispetto all'analogo periodo dello scorso anno, le vendite sono invece cresciute del 6,7%.

Riflettori puntati questa sera sulla Brexit dove alle 20h00 (19h00 ora inglese) il Parlamento britannico sará chiamato a votare sull'accordo di uscita del Regno Unito dall'Unione europea. La premier britannica, Theresa May, ha bisogno di 318 consensi per vincere.

A piazza Affari, tonfo per i bancari: Ubi B. -4,97%, Bper -4,74%, Banco Bpm -4,13%, Unicredit -3,16% e Intesa Sanpaolo -1,25%. Tra le mid cap, B.Mps cede il 7,65%.

Le banche italiane sono state pensalizzate dalle ipotesi di stampa riguardanti le indicazioni della Bce per la copertura degli Npl. Ad ogni modo, secondo quanto riportato da fonti MF-Dowjones, la Vigilanza bacaria interagisce con ciascun istituto individualmente e le richieste sono specifiche banca per banca.

Tra le blue chip ha resistito ai cali la Juventus che chiude a +7,19%. Ottima performance anche per Ferrari (+1,99% a 98,28 euro), su cui Bernstein ha alzato la raccomandazione da underperform a market perform, con prezzo obiettivo che passa da 65 a 95 euro.

Nel comparto dell'oil e oil service bene Eni (+0,92%) e Saipem (+1,64), mentre Tenaris ha chiuso con un -0,73%. Contrastati invece gli industriali: Leonardo Spa -3,76%, Prysmian -1,33%, Brembo +0,2%, Stm +1,36% e Fca +2,12%.

In luce tra le utility Terna (+0,68% a 5,346 euro) che ha toccato i suoi massimi storici.

Tra gli altri titoli, segno positivo per Salini Impregilo (+2% a 1,63 euro) nonostante Banca Imi abbia ridotto il prezzo obiettivo da 2,5 a 1,56 euro, confermando il giudizio hold. Segno meno invece per Tod's (-1,02% a 42,62 euro) con Societe Generale che ha ridotto il prezzo obiettivo da 42 a 40 euro, confermando la raccomandazione sell.

Sull'Aim Italia, in risalto con un +5,28% Notorious la cui controllata, Notorious Cinemas, ha sottoscritto un contratto preliminare con Igd Management per l'affitto del ramo d'azienda relativo a un Multiplex (10 schermi) presso il Centro Commerciale Sarca a Sesto San Giovanni, che sará pertanto il primo Multiplex a brand Notorious Cinemas.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

January 15, 2019 11:52 ET (16:52 GMT)

Copyright (c) 2019 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Banca Monte Dei Paschi D... (BIT:BMPS)
Storico
Da Feb 2024 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Banca Monte Dei Paschi D...
Grafico Azioni Banca Monte Dei Paschi D... (BIT:BMPS)
Storico
Da Mar 2023 a Mar 2024 Clicca qui per i Grafici di Banca Monte Dei Paschi D...