Il 14 e 15 gennaio si è tenuto il Consiglio di amministrazione di Class E. (che insieme a DowJones&Co. controlla questa agenzia), in cui è stato approvato un aggiornamento del Piano Industriale (le cui linee guida erano state approvate in data 26 giugno 2018, con una declinazione delle assunzioni per singola società del Gruppo approvate in data 23 agosto 2018). L'aggiornamento riguarda i dati contabili del 2018, mutati in conseguenza di due fattori.

Il primo, si legge in una nota diffusa ieri in tarda serata, è la diversa modalità di esecuzione della cessione delle attività di distribuzione di flussi informativi finanziari: mentre nella versione precedente del Piano era ipotizzata la cessione di singole attività, l'operazione è stata eseguita tramite cessione di ramo d'azienda e quindi ha comportato la classificazione del valore realizzato di 5,4 milioni di euro non come ricavo ed Ebitda ma come provento non ricorrente.

La seconda modifica riguarda il ritardo rilevato in ordine alla prevista dismissione di taluni asset, funzionale al reperimento di risorse finanziarie per la copertura degli impegni a breve termine del Gruppo e per la contribuzione al finanziamento delle azioni del Piano. Tale ritardo non ha avuto impatti sul risultato economico, ma ha comportato uno slittamento al 2019 di flussi finanziari in entrata previsti nel 2018. Le stime di Risultato pro forma 2018, con il consolidamento di Gambero Rosso per 12 mesi, prevedono 78,8 milioni di Euro di ricavi e +0,7 milioni di euro di Ebitda. Se si considera il consolidamento di Gambero Rosso a partire dal primo giugno 2018, la stima di Risultato, approvata dal Consiglio, è di 72,2 milioni di Euro di Ricavi e -0,7 milioni di Euro di Ebitda.

Il Consiglio è stato informato dell'andamento delle negoziazioni con le banche finanziatrici del Gruppo per il riscadenziamento del debito esistente e la revisione del covenant finanziario (la Nuova Manovra Finanziaria), avviate nel giugno del 2018, come già comunicato al mercato da ultimo in data 27 settembre 2018 in occasione dell'approvazione della relazione semestrale al 30 giugno. Il riscadenziamento riguarda la durata dei finanziamenti in essere e quattro rate in conto capitale, a partire da quelle nel frattempo scadute il 30 giugno e il 31 dicembre 2018 e quelle successive del 30 giugno e del 31 dicembre 2019. Si segnala che, nonostante il mancato pagamento della quota capitale delle due rate scadute (con riferimento alle quali si è chiesto il riscadenziamento nell'ambito della Nuova Manovra Finanziaria, fermo l'avvenuto pagamento degli interessi sull'intero debito), alla data attuale nessuna delle Società del Gruppo Class ha ricevuto alcuna comunicazione da parte delle Banche Finanziatrici in merito alla volontà di avvalersi della facoltà di dichiarare risolto l'accordo, tenuto anche conto che sono in corso di avanzata definizione le pratiche per il riscadenziamento dei finanziamenti e delle linee di credito.

red

 

(END) Dow Jones Newswires

January 16, 2019 02:13 ET (07:13 GMT)

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