"Certo. Non è cambiato niente. Resta l'interesse" per gli asset delle costruzioni di Astaldi.

Lo ha affermato Pietro Salini, a.d. di Salini Impregilo, a margine della conferenza stampa indetta per la firma del contratto per la demolizione del Ponte Morandi di Genova e la costruzione del nuovo viadotto.

"Resta il fatto che", ha aggiunto Salini, "come abbiamo sempre detto nel nostro progetto, la dimensione fa premio perché il motivo per cui noi siamo sfuggiti" alla debolezza che sta caratterizzando il sistema delle costruzioni "è la dimensione".

"Oggi il mercato delle costruzioni italiano è rimasto particolarmente debole e privo di grandi gruppi, al contrario di quanto accade per quello francese, tedesco o spagnolo. Nel nostro Paese le infrastrutture hanno avuto un momento di stop piuttosto lungo, si parla di più di 20 anni, e questo non ha aiutato il sistema italiano né a crescere né a organizzarsi", ha proseguito.

"Oggi è evidente che in un settore come questo, dove la debolezza è arrivata ad un punto tale da portare queste aziende in una situazione di stallo e in tribunale per gestire le insolvenze, bisogna pensare alla dimensione", ha sottolineato Salini.

A chi gli chiedeva se lunedì verrà presentata un'offerta per Astaldi, il top manager ha spiegato: "No, fine mese. Per lunedì non c'è nulla. Ci vuole ancora un pochino di tempo. L'unico termine fissato è il 14 febbraio".

Astaldi ha presentato al Tribunale di Roma istanza per una proroga al 14 febbraio del termine, originariamente fissato al 16 dicembre 2018, per il deposito della proposta di concordato preventivo e del piano della società.

"Quella è l'unica data fissata, non ce ne sono altre", ha concluso Salini.

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January 18, 2019 10:13 ET (15:13 GMT)

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