Giornata di rialzi per piazza Affari e le altre borse europee con il Ftse Mib che chiude a +1,22%.

Ad allentare la pressione sui mercati, la notizia che gli Usa starebbero valutando di revocare alcuni dazi sulla Cina con l'obiettivo di far avanzare i colloqui commerciali e ottenere il sostegno di Pechino per quanto riguarda le riforme di lungo termine.

Intanto lo spread sul decennale Btp/Bund è sceso a quota 244 punti base (254 pb in chiusura ieri).

Sul fronte macro, l'indice di fiducia dei consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan, secondo la lettura preliminare di gennaio, si è attestato a 90,7 punti, facendo peggio del consenso a quota 97,1 punti. Il sotto-indice relativo alle aspettative si è attestato a 78,3 punti, mentre quello relativo alla situazione corrente è risultato pari a 110,0 punti.

Per quanto riguarda invece la produzione industriale, negli Usa è salita dello 0,3% a livello mensile a dicembre, in linea con le attese del consenso. Sempre il mese scorso, il tasso di utilizzo degli impianti si è attestato al 78,7%, facendo meglio del consenso al 78,5%. Infine il dato sulla produzione industriale di novembre è stato rivisto al ribasso dal +0,6% al +0,4%.

A piazza Affari, nel comparto oil e oil service ottima performance per Saipem che ha guadagnato il 3,96% in scia alla notizia che l'azienda italiana ha ottenuto dei contratti in Arabia Saudita. Seguono Tenaris (+3,6%) ed Eni (+2,74% a 14,6 euro). Su quest'ultima JPMorgan ha alzato la raccomandazione da underweight a neutral, con prezzo obiettivo che passa da 13,5 a 14 euro.

Tra i titoli industriali rimbalzo per Stm (+4,47%) che ieri aveva chiuso a -1,91%. Bene anche Leonardo Spa (+3,98%), Cnh I. (+3,03%), Pirelli (+1,58%), Brembo (+1,54%), Prysmian (+1,5%) e Fca (+1,44%).

Tonfo invece per Tim che segna un -7,2% a 0,488 euro dopo i dati preliminari 2018 e le indicazioni 2019 sotto le attese. Sul titolo sia Equita Sim che Banca Akros hanno tagliato il target price, rispettivamente a 0,55 euro da 0,64 e a 0,77 euro da 0,9.

Contrastati i finanziari: Intesa Sanpaolo +1,24%, Uncredit +0,77%, Mediobanca +0,41%, Ubi B. -0,21%, Bper -0,59%, Banco Bpm -1,88%. Tra le mid cap B.Mps cede invece lo 0,69%.

Per quanto riguarda B.Carige, sospesa dagli scambi per disposizioni della Consob, è arrivato il via libera della Commissione europea alla garanzia pubblica per i bond della banca ritenuta in linea con le norme Ue sugli aiuti di Stato.

Tra gli altri titoli in luce Astaldi (+7,89%). Secondo la stampa è allo studio l'ipotesi di ingresso di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale di Salini Impregilo (+1,92% a 1,7 euro) per creare un'entitá sufficientemente forte per affrontare prima la messa in sicurezza di Astaldi e poi quella degli altri grandi operatori in difficolta'.

Inoltre Pietro Salini, a.d. di Salini Impregilo, ha dichiarato che lunedì non verrá presentata un'offerta per Astaldi: "ci vuole ancora un pochino di tempo. L'unico termine fissato è il 14 febbraio".

Astaldi ha presentato infatti al Tribunale di Roma istanza per una proroga al 14 febbraio del termine, originariamente fissato al 16 dicembre 2018, per il deposito della proposta di concordato preventivo e del piano della societá.

Sull'Aim Italia da segnalare Gel (+11,57%). La società ha registrato ricavi netti al 2018 per 17,3 milioni, in crescita del 9,5% rispetto a 15,8 milioni al 31 dicembre 2017.

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

January 18, 2019 11:51 ET (16:51 GMT)

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