BORSA: commento di chiusura
23 Gennaio 2019 - 6:06PM
MF Dow Jones (Italiano)
Chiusura sotto la parita' per piazza Affari con il Ftse Mib che
segna a fine giornata un -0,19% a 19.400 punti.
Dopo un avviso in negativo, in scia ai timori di un possibile
rallentamento dell'economia a livello globale, l'indice principale
milanese ha accelerato al rialzo grazie al recupero dei bancari per
poi calare insieme a Wall Street, che ha rallentato nel tardo
pomeriggio.
Durante il World Economic Forum, che si sta tenendo a Davos, il
ministro dell'Economia, Giovanni Tria ha assicurato che le
situazioni di B.Carige, B.Mps e B.P.Bari sono molto diverse tra
loro, ma nessuna di queste implica una crisi sistemica. "Noi stiamo
intervenendo e monitorando per non avere impatto territoriale anche
sull'economia e da questo punto di vista c'è l'interesse pubblico",
ha concluso Tria a proposito dei tre istituti considerati gli
anelli deboli del sistema bancario italiano.
Sul fronte macro, l'indice settimanale di richieste di mutui
negli Usa nella settimana al 18 gennaio si è attestato a 400,6
punti, in discesa del 2,7% rispetto ai 411,8 della settimana
precedente. L'indice di rifinanziamento è invece calato del 5,3% a
1110,5 punti (1172,4 punti la settimana precedente), mentre quello
di acquisto è diminuito del 2,2% a quota 272,5 punti, rispetto ai
278,5 punti precedenti.
Inoltre, le vendite al dettaglio delle catene nazionali
statunitensi nella prima settimana di gennaio sono diminuite
dell'1,5% a livello mensile. Rispetto all'analogo periodo dello
scorso anno, le vendite sono invece cresciute del 6,8%.
Per quanto riguarda l'Eurozona, l'indice di fiducia dei
consumatori, secondo la lettura preliminare, si è attestato a -6,2
punti a gennaio, in miglioramento rispetto alla quota rivista di
-8,3 di dicembre. Il dato è peggiore delle previsioni del consenso
degli economisti (-6,5 punti), ma rimane superiore alla media di
lungo periodo a -11,3 punti.
Rialzo a piazza Affari per i finanziari: Unicredit +1,65%, Banco
Bpm +0,69%, Intesa Sanpaolo +0,62%. Da segnalare inoltre Ubi B.
(+0,81% a 2,35 euro) su cui Kepler Cheuvreux ha limato il target
price da 3,4 a 3,2 euro, confermando a buy il rating. Unica in
controtendenza Bper (-1,47% a 3 euro ), su che Kepler Cheuvreux ha
ridotto il prezzo obiettivo da 4,3 a 4 euro, lasciando la
raccomandazione buy.
In calo tra i titoli industriali Ferrari (-1,61%), Fca (-1,32%),
Prysmian (-0,73%) e Pirelli (-0,66%). Recupero invece per Stm
(+0,16% a 12,49 euro) nonostante Banca Akros abbia ridotto il
target price a 19,5 euro da 23 euro, confermando a buy il rating,
di riflesso a una revisione delle stime in attesa dei conti.
Tra le blue chip, ha primeggiato la Juventus con un guadagno del
2,41%. Rimbalzo poi per Tim (+0,54%) dopo aver ceduto ieri il
6,24%. Nel comparto oil e oil service invariata Saipem a 3,9 euro,
su cui Citigroup ha alzato la raccomandazione da neutral a buy, con
prezzo obiettivo a 5 euro. Segno piú poi per Tenaris (+0,91%),
mentre Eni chiude a -1,11%.
Tra gli altri titoli in luce Astaldi (+8,99%) e B.Cucinelli
(+4,14%).
Sull'Aim Italia da segnalare Circle (+2,3%) che ha concluso un
nuovo contratto con la Commissione Europea (DG MOVE) per studiare
le opportunitá di evoluzione delle Applicazioni telematiche per il
trasporto merci.
.
lpg
(END) Dow Jones Newswires
January 23, 2019 11:51 ET (16:51 GMT)
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