BORSA: commento di chiusura
21 Febbraio 2019 - 06:07PM
MF Dow Jones (Italiano)
Giornata negativa a piazza Affari, con il Ftse Mib che chiude a
-0,47% a 20.209 punti.
Dopo un avvio debole insieme alle altre borse europee, l'indice
principale milanese ha accelerato al ribasso in tarda mattinata per
poi aumentare i cali con l'apertura al ribasso di Wall Street, che
è stata penalizzata dall'indice Fed Filadelfia di febbraio. Il dato
sull'attivitá manifatturiera regionale si è infatti attestato a
-4,1 punti, in deciso calo rispetto ai 17 di gennaio, deludendo
nettamente il consenso che prevedeva un calo a 14 punti.
Inoltre, gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti, secondo
la lettura preliminare di dicembre, sono saliti dell'1,2% a livello
mensile. Il dato ha deluso il consenso degli economisti, che si
aspettavano un aumento dell'1,8% m/m.
Male anche il superindice che è calato dello 0,1% a livello
mensile a gennaio, una lettura inferiore al consensus, che
attendeva un dato in salita dello 0,1%.
Per quanto riguarda l'Eurozona, l'indice Pmi composito
preliminare di febbraio si è attestato a 51,4 punti, in aumento
rispetto ai 51 di gennaio e al di sopra delle aspettative di
consenso a 50,9 punti.
L'indice preliminare relativo al settore dei servizi si è invece
attestato a 52,3 punti, in salita rispetto ai 51,2 del mese
precedente (51,2 punti in consenso). Quello manifatturiero è poi
sceso a 49,2 punti dai 50,5 di gennaio (50,5 punti in
consenso).
In netto calo tra le blue chip Juventus (-11,11%), su cui ha
pesato la sconfitta nell'andata degli ottavi di Champions League.
L'impatto sul titolo è stato forte anche perchè l'azione è reduce
da una performance molto forte in Borsa negli ultimi mesi.
In rosso anche Prysmian che ha perso il -9,48% a 17,09, a causa
di un problema sul progetto WesternLink (WL) durante la
trasmissione di energia, che ha determinato la temporanea
interruzione del sistema. Sul titolo Mediobanca Securities ha
cambiato il rating a neutral da outperform, abbassando il target
price a 21,3 euro da 23,7. Banca Akros ha invece tagliato il prezzo
obbiettivo a 23 euro da 26,5, confermando il giudizio
accumulate.
In calo il comparto bancario: Unicredit -2,76, Banco Bpm -2,35%,
Bper -1,61%, Intesa Sanpaolo -0,8%. Unica eccezione Ubi B.
(+0,39%).
Bene le utility con Terna che ha chiuso a +1,09%, seguita da A2A
(+0,66%), Enel (+0,27%) e Italgas (+0,12%). Da segnalare poi Snam
(+0,62% a 4,19 euro), su cui Banca Imi ha abbassato il rating da
buy a add, alzando il prezzo obiettivo a 4,8 euro da 4,6. Hanno poi
resistito in territorio positivo Amplifon (+2,16%), Atlantia
(+1,57%) Cnh I. (+1,46%) e Tenaris che ha recuperato terreno dopo i
cali della mattinata e ora chiude a +1,67%.
Sul resto del listino Class E. (che insieme a Dow Jones&Co
controlla questa agenzia), ha chiuso a +20,71%. Sull'Aim Italia
infine da segnalare Gambero Rosso che prosegue il rally di ieri
chiudendo a +15,49%.
lpg
(END) Dow Jones Newswires
February 21, 2019 11:52 ET (16:52 GMT)
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