Ultima seduta della settimana positiva per piazza Affari e le altre borse europee, complice l'ottimismo degli investitori sulla probabilita' che i funzionari americani e cinesi raggiungano un accordo commerciale.

Il Ftse Mib chiude la giornata a +0,26%, mentre lo spread sul decennale Btp/Bund si è allargato a quota 272 punti base (267 pb in chiusura ieri), in attesa dell'aggiornamento del rating di Fitch sul debito sovrano dell'Italia (attualmente 'BBB' con outlook negativo).

Sul fronte macro, in Germania l'indice Ifo si è attestato a 98,5 punti a febbraio, in discesa rispetto ai 99,1 punti di gennaio, e sotto le stime del consenso degli economisti, che si attendevano un risultato a 99 punti. Inoltre, l'indicatore relativo alle condizioni attuali si è assestato a 103,4 punti mentre quello sulle aspettative è a 93,8.

Per quanto riguarda poi l'intera Eurozona, l'indice dei prezzi al consumo a gennaio, secondo la lettura definitiva, è salito dell'1,4% a/a,in linea con le previsioni del consenso e del dato preliminare. Su base mensile, sempre a gennaio, l'inflazione è scesa dell'1,0%, anche in questo caso come da attese e lettura preliminare.

Resta sullo sfondo la questione Brexit. La portavoce della Premier inglese, Theresa May, ha riferito che il Primo ministro è determinato a portare il Regno Unito fuori dall'Unione Europea entro il 29 marzo, nonostante le pressioni da parte di molti membri conservatori, che insistono per un rinvio della Brexit. La portavoce ha concluso dicendo che May terrá ulteriori discussioni bilaterali con i leader dell'Ue in Egitto sia domenica che lunedì.

Intanto il Governo irlandese ha pubblicato l'Omnibus Bill, un'ampia serie di normative di emergenza, che entreranno in vigore nel caso in cui il Regno Unito lasciasse l'Ue senza un accordo.

Tra le blue chip, hanno recuperato terreno dopo i cali di ieri Juventus (+2,17%) e Prsymian (+2,95%).

Bene anche Tim, nel giorno della presentazione del piano industriale, che è salita dell'1,63%. Tim risp. ha invece chiuso a +4,77%, in scia alle parole dell'a.d. del gruppo, Luigi Gubitosi, il quale ha affermato che sarebbe "per la conversione delle azioni risparmio e farò ciò che posso".

Contrastati i bancari: Bper +1,17%, Unicredit +0,23%, Intesa Sanpaolo +0,1%, Banco Bpm -0,98%, e Ubi B. (-0,26%), su cui Hsbc ha ridotto il prezzo obiettivo da 2,75 a 2,4 euro, confermando la raccomandazione hold.

Hanno chiuso la sessione in negativo Atlantia (-1,64%), Pirelli (-1,44%), Tenaris (-1,27%) e Moncler (-0,55% a 34,5 euro). Su quest'ultima Banca Imi ha ridotto il rating a hold da add spostando però il target price a 33,5 euro da 32.

Tra gli assicurativi da segnalare Unipol (+0,55 a 4 euro) e UnipolSai (-0,64% a 2,16 euro) su cui Mediobanca Securities ha riavviato la copertura con rating rispettivamente ad outperform e neutral e prezzo obiettivo a 5 euro e a 2,2 euro.

Sul resto del listino Equita Sim ha alzato il giudizio su Inwit (+13,92% a 8,1 euro) da hold a buy, con prezzo obiettivo che passa da 6,2 a 8,5 euro. Banca Akros ha invece spostato il target price da 7,24 a 8 euro, confermando il rating accumulate.

Sull'Aim Italia infine ha proseguito per il terzo giorno dal debutto il rally di Neosperience che chiude a +16,86%, seguita da Mondo Tv Suisse (+25,76%).

lpg

 

(END) Dow Jones Newswires

February 22, 2019 11:48 ET (16:48 GMT)

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