Il Cda di TerniEnergia ha approvato l'aggiornamento
della proposta di piano di risanamento e rilancio finalizzato
a
ripristinare l'equilibrio finanziario e patrimoniale della
Società nel
lungo periodo.
Il piano, spiega una nota, sara' attestato da Massimiliano
Bonamini ed
e' stato predisposto con l'ausilio di Kpmg in qualità di
advisor
industriale e finanziario.
Secondo la societa' il business plan rappresenta un ulteriore
passo in
avanti nell'ambito del processo di risanamento intrapreso dalla
Società.
Prevede una serie di direttive strategiche tar cui un programma
di
dismissione degli asset relativi ai settori fotovoltaico e
ambientale di
titolarità della Società, aggiornato nelle tempistiche rispetto
alla
versione precedente della proposta di Piano, che tenga conto
anche delle
offerte ricevute da Terni per la vendita degli asset, oltre che
delle
prospettive industriali della Società conformemente a quanto
previsto nel
Piano; la fusione per incorporazione di Softeco Sismat Srl
in
TerniEnergia, da realizzare entro la fine del 2019, per
favorire
l'ingresso nel settore hi-tech e digital; la continuità e lo
sviluppo
delle linee di business in ambito di "energia digitale",
consulenza
evoluta e applicazione delle nuove tecnologie alle attività di
energy
saving e manutenzione impiantistica digitalizzata.
E' prevista inoltre una manovra finanziaria che, oltre a
contenere
interventi di rimodulazione e riscadenziamento del debito, si
fonda su un
principio di ripartizione "pari passu", tra istituti finanziari
e gli
obbligazionisti, dei proventi derivanti dalla dismissione degli
asset
sopra menzionati nel corso del biennio 2019-2020; l'applicazione
di una
manovra a "saldo e stralcio" al 2020 per quegli Istituti che
hanno
manifestato interesse per tale soluzione grazie all'utilizzo
degli ultimi
proventi derivanti dalle dismissioni ipotizzate in
quell'esercizio; a
partire dal 2020 rimborso integrale del debito residuo, per
obbligazionisti e banche non aderenti al "saldo e stralcio",
tramite
flussi derivanti dalla continuità del business con l'obiettivo
di
completamento del percorso di rimborso entro il 2026.
Nel dettaglio e' prevista la dismissione degli asset
fotovoltaici nonché
di quelli relativi alla Business Unit CleanTech e, in
particolare, entro
il 2019: la cessione di impianti di produzione di energia
fotovoltaica,
detenuti direttamente ed indirettamente; la vendita di impianti
di
trattamento e recupero dei pneumatici fuori uso, la vendita
del
biodigestore di Nera Montoro; entro il 2020 e' prevista la
vendita di un
impianto di depurazione di rifiuti liquidi e di 3 impianti
fotovoltaici
residui. Per effetto di queste cessioni, il Piano prevede un
complessivo
beneficio finanziario di circa 115,8 milioni (di cui circa 39,8
milioni di
Equity Value e circa 76 milioni di riduzione dell'esposizione
finanziaria
del Gruppo per effetto dell'accollo di parte dell'indebitamento
da parte
degli acquirenti degli asset). Inoltre si prevede di concludere
il
processo di razionalizzazione societaria del Gruppo TerniEnergia
tramite
la fusione per incorporazione di Softeco Sismat Srl in
TerniEnergia entro
la fine del 2019.
La societa' punta anche al rimborso accelerato del debito nel
biennio
2019-2020. La proposta di manovra finanziaria prevede una
riduzione
dell'indebitamento del Gruppo nei confronti degli istituti
finanziari e
degli obbligazionisti nel corso del biennio 2019-2020 grazie ai
proventi
da cessione degli asset otovoltaici e ambientali. Le
dismissione
ipotizzate porteranno ad un incasso complessivo di circa 39,8
milioni
(equity value) che verranno distribuiti per 20,1 milioni nel
2019 (pari a
ca. il 33% del debito post cessione del 2019) a banche ed
obbligazionisti.
Ulteriori 7,8 milioni verranno rimborsati nel corso del 2020
con
percentuali variabili tra istituti e obbligazionisti in funzione
della
scelta di questi ultimi di aderire al piano di rimborso pari
passu o
alternativamente all'ipotesi di saldo e stralcio. Per
obbligazionisti e
banche che hanno già dato disponibilità a sostenere l'azienda in
un
percorso di ristrutturazione a medio/ lungo termine, si prevede
che i
flussi da dismissioni possano contribuire a fine 2020 ad un
rimborso
anticipato complessivo del debito pari al 43% circa. Inoltre per
gli
Istituti che hanno manifestato il loro interesse ad aderire ad
un
principio di "saldo e stralcio" si prevede un pagamento nel 2020
che li
porterebbe ad un soddisfacimento complessivo negli anni 2019 e
2020 pari
al 67%. Le trattative con i creditori della Società
relativamente al Piano
rimangono soggette a definizione e che potrebbero intervenire
eventuali
modifiche rispetto a quanto sopra descritto per effetto del
proseguimento
delle negoziazioni e comunque in coerenza con le stesse.
Le esposizioni residue al 31 dicembre 2020 (pari a 28,2
milioni)
verrebbero rimborsate, pari passu, tra le diverse tipologie di
esposizioni
in rate annuali, con i flussi derivanti dall'operatività del
Gruppo
TerniEnergia, sino all'integrale estinzione del debito nei
confronti degli
istituti finanziari e degli obbligazionisti prevista entro
dicembre 2026.
Questa manovra prevede anche il consolidamento e moratoria fino
al 31
dicembre 2019 delle linee a breve in essere al 31 marzo 2018,
che saranno
rimborsate in linea con il trattamento del medio/ lungo termine
scelto dai
singoli istituti, la moratoria delle esposizioni a medio lungo
termine in
essere al 31 marzo 2018, per gli esercizi 2019-2020, al netto
dei rimborsi
così come previsti nei punti precedenti; la rinegoziazione dei
tassi di
interesse maturati e maturandi dal 1* luglio 2018 per tutte le
predette
esposizioni a Euribor 6 mesi + 150 basis points.
Il Consiglio di Amministrazione ha, quindi, deliberato di
proseguire le
trattative con il ceto creditorio e con gli obbligazionisti,
sulla base
della proposta di Piano approvata in data odierna, riservandosi
di seguire
attentamente l'evoluzione delle negoziazioni con l'obiettivo di
concludere
le stesse e definire il Piano entro il 30 giugno 2019.
com/lab
laura.bonadies@mfdowjones.it
(END) Dow Jones Newswires
February 26, 2019 09:27 ET (14:27 GMT)
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