Creval: l'evoluzione dell'azionariato in 12 mesi (Mi.Fi.)
11 Marzo 2019 - 9:18AM
MF Dow Jones (Italiano)
Da Montepaschi a Carige , sono molte le vicende bancarie che in
questi anni sono finite sotto i riflettori del mercato e dei
regolatori. Eppure ce n'è una che avrebbe meritato più attenzione
di quella che le è stata finora riservata: si tratta della
parabola, per molti versi clamorosa, del Credito Valtellinese.
Esattamente un anno fa la ex popolare lombarda chiudeva un aumento
di capitale notevole, da 700 milioni, per rimettere in sesto i
coefficienti patrimoniali dopo la completa pulizia dell'attivo.
In pochi, scrive Milano Finanza, avrebbero scommesso sulla
riuscita dell'operazione, eppure l'amministratore delegato Mauro
Selvetti e l'advisor Mediobanca sono riusciti a catalizzare
l'attenzione degli investitori su una equity story indubbiamente
efficace. Così, alla conclusione dell'offerta, il fabbisogno è
stato colmato principalmente da investitori istituzionali, mentre i
soci storici si sono drasticamente diluiti. Tra i cavalieri bianchi
il fondo Algebris di Davide Serra (attivo già sui non performing
loan della banca), il colosso dell'asset management BlackRock,
l'hedge fund newyorchese Steadfast Capital Management, il fondo
inglese Hosking Partners e molti altri soggetti che hanno comprato
a piene mani le azioni della banca.
Chiusa l'operazione, il Creval sembrava tornato alla routine di
una piccola banca retail, ma a cavallo dell'estate è arrivata la
prima, poderosa bordata. A muovesi con irruenza è stato Denis
Dumont, un misterioso imprenditore della gdo francese entrato nel
capitale della banca nel 2017 e rimasto a lungo silente: il socio
(che peraltro avrebbe importanti progetti di espansione in Italia
per la catena Grand Frais) ha chiesto la revoca del consiglio di
amministrazione. Il 12 ottobre il vecchio vertice è stato così
interamente rimpiazzato da un nuovo board presieduto da Luigi
Lovaglio. Ex top manager Unicredit con una robusta esperienza in
Est Europa, Lovaglio ha subito preso in mano la gestione della
banca, affiancando Selvetti e spronando con decisione le strutture
manageriali, forte dell'investitura dei grandi azionisti. Non
sorprende molto quindi che nelle scorse settimane sia arrivato
l'ennesimo ribaltone: Selvetti, ultimo amministratore espressione
della vecchia guardia, si è dimesso dopo un concitato fine
settimana. Al suo posto è andato Lovaglio, oggi capo azienda a
tutti gli effetti, mentre alla presidenza è salito il vice
presidente Alessandro Trotter. Se questi sono stati finora gli
eventi principali, molti altri movimenti si sono registrati attorno
alla banca valtellinese.
red/lab
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March 11, 2019 04:03 ET (08:03 GMT)
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